Swiatek, altro crollo. Giù dal podio WTA dopo 3 anni

Per qualche ragione, c’era ben poca attenzione dietro questa partita. O molta meno del dovuto. Sarà perché si trattava di terra battuta, sarà per i precedenti dicevano 7-1 per Iga Swiatek, o perché Danielle Collins sta vivendo una fase di carriera con scarse soddisfazioni in campo al di là del ritiro annunciato e poi cancellato al termine del 2024. Eppure come poteva non essere questa la vera sfida di cartello del terzo turno del WTA 1000 di Roma?

Swiatek è ora in grande difficoltà soprattutto da un punto di vista mentale che, a cascata, influisce su ogni componente del gioco e probabilmente non c’era avversaria peggiore se non quella che sembra l’abbia presa di mira negli ultimi tempi. È dura ancora oggi capire come sia nata la questione olimpica di Parigi 2024: Iga rifiutò di dire cosa Danielle le avesse detto minacciosa a rete mentre la statunitense, che in quel match di quarti di finale l’aveva pure colpita nel costato con una palla potente da fondo campo rompendole il respiro, ritrattò pesantemente una volta avuto il microfono a disposizione per spiegare le ragioni di quella reazione con un discorso inconcludente. Da allora, però, la finalista dell’Australian Open 2021 è sembrata quasi divertirsi nell’averla come bersaglio, con la scena della finale della United Cup in cui dopo una stretta di mano a rete alzò gli occhi al cielo quasi infastidita e scegliendo quell’immagine come nuova foto profilo di allora su Instagram, seguita da un video social realizzato un mese fa dal torneo di Charleston in cui a domanda generica su chi prendesse come tennista nel circuito per le sue qualità risposte: “La mia amica Iga Swiatek”, col tono ironico di chi intendesse ben altro.

Così, il 6-1 7-5 per la numero 29 del seeding ha fatto rumore perché ha eliminato la tre volte campionessa di Roma negli ultimi quattro anni con un punteggio piuttosto severo, ma ha mostrato ancora come Swiatek sia ancora in totale affanno soprattutto da un punto di vista psicologico. Perché non c’è granché che Collins abbia fatto di diverso dal solito, ma è sembrata divorarsela caratterialmente dai primi punti e la polacca, di contro, subire e diventare game dopo game più debole e in affanno. E della partita in sé c’è pure poco da dire: Iga è crollata praticamente dal primo game al servizio, cominciando troppo presto a fare errori brutti perché come nel match contro Coco Gauff a Madrid è parsa non riuscire a far funzionare nulla, condizionata a cascata da un essere sempre più negativa e che sembrava ripetere i passi delle sue giornate peggiori negli ultimi due mesi. Nemmeno un tentativo di reazione nel secondo parziale ha cambiato qualcosa, perché Danielle ha ripreso immediatamente il turno di battuta perso sullo 0-0 e, come lama nel burro, nelle fasi conclusive ha trovato la via verso la vittoria sfiorata già col match point non concretizzato sul 5-4.

Come si dice poi in questi casi: quando piove, diluvia. Swiatek perderà non solo la seconda posizione mondiale ma crollerà anche fuori dal podio WTA, con la posizione numero 4 che potrebbe anche diventare numero 5 nel caso in cui Jasmine Paolini vincesse il titolo. L’eventualità per la toscana sarebbe un sogno, ma è ancora abbastanza distanze per cui, cercando di rimanere sull’attualità: il numero 4 del ranking vorrebbe dire per Iga la chance di trovare Aryna Sabalenka già nella semifinale del Roland Garros. Altro traguardo che in questo momento sembra piuttosto duro da raggiungere, per quanto sia sempre stata considerata grande protagonista su questi campi.

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