Paolini: “C’è rammarico. 5-5 30-0? Ho fatto una cavolata”

Come ti senti dopo una partita così?
“Ho giocato un buon match, credo, l’unica cosa è che ho avuto delle chance… Sono stata brekkata in due game dove ero 30-0, uno sul 5-5 e uno sul 4-4 quindi… Se devo dire a caldo ti dico che lei ha giocato sicuramente i punti importanti meglio di me. Ovviamente poi servizio, risposta, lei è molto pericolosa, però alla fine ero lì, no? Dispiace un po’ per quelle chance che ho avuto e magari perdo il primo set e va a finire uguale, però perlomeno vado 40-0 e poi chissà, magari sono al tie-break ed è un’altra partita, no? Perché comunque poi uno è un po’ più sotto pressione. Però è andata così, quindi ci si può fare poco”.

Ti volevo infatti chiedere di quel punto, 5-5 30-0. Ti ha messo in controtempo con quel lob? Ti aspettavi non riuscisse a prenderla?
“Sì. È stato un po’ strano quel punto. Me lo ricordo anche in maniera molto confusa, però la prima voleè non era facile perché comunque la palla mi è arrivata molto alta. Poi ho ritirato lì, potevo forse farla corta e incrociata, quindi forse un po’ di lucidità è mancata. Sono punti che poi paghi alla fine perché poi dopo lei ha giocato davvero bene”.

Come è in quel momento essere in campo? Non mi riferisco tanto a quel punto, ma al momento generale quando Sabalenka faceva tanta fatica a ritrovare la continuità dei primi punti, tutti quei vincenti, ma al tempo stesso perdeva di più il controllo e accelerava ancor di più in una situazione quasi caotica. Riesci a rimanere concentrata?
“Ma sai, sempre meglio così di quando tira vincenti a ripetizione (sorride, nda). Io ho cercato di prendere un po’ tutto da quei momenti perché comunque ci sono dei momenti in cui, è normale, si possa sbagliare un po’ di più. Lei poi gioca un tennis veramente molto aggressivo e bisogna essere bravi, credo, a prendersi le chance in quei momenti lì e lì sul 30-0 ho fatto un po’ una cavolata perché era un momento in cui lei stava concedendo un po’, no? Ecco, in un punto del genere la rimetti in gioco, quindi sicuramente c’è un po’ di rammarico però comunque anche lei ha i suoi meriti”.

Comunque mi è parso che anche oggi sei riuscita a seguire le indicazioni tattiche che avevi provato nel warm up: un palleggio più alto per spostarla, uno un po’ centrale un po’ più sostenuto per tenerla lontana… Sono idee che potrebbero anche tornarti utili nei prossimi appuntamenti.
“Sì con lei credo sia fondamentale, cercavo di rispondere dietro per avere più tempo e per rispondere un po’ di più. Forse a volte avrei potuto fare un po’ più… Una risposta un po’ più alta, un po’ più carica, cercare di riprendere il campo perché lei la prima palla dopo il servizio la fa veramente bene. Però certo non è facile, serve davvero tanto bene, forse la migliore del circuito ora. Quindi non è facile rispondere bene, però sicuramente l’obiettivo è quello di cercare di cambiare un po’ le traiettorie, usare la rotazione col dritto e appena posso cercare di avvicinarsi”.

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