Swiatek, ancora alti e bassi. Rybakina solida, brilla Mirra Andreeva

Iga Swiatek aveva già affrontato nel 2023 sia Cristina Bucsa, sia Claire Liu, e in entrambi i casi dopo meno di un’ora di gioco era avanti 6-0 5-0 e con la chance di cercare il punto del doppio bagel. Forse è anche per quello che le sensazioni dopo le prime due partite della polacca al Roland Garros non sono troppo positive.

La numero 1 del mondo ha chiuso entrambe le partite con lo stesso punteggio: 6-4 6-0. Il copione è stato davvero simile, quasi da poter incollare le due prestazioni. Molta fatica nel set di apertura, un salvataggio al servizio in un game cruciale (contro la spagnola sul 4-4, qui sul 4-3 e servizio) e poi dilagando nel secondo set.

È il suo Slam, la superficie che adora, l’occasione migliore per tornare a mettere mano su un grande trofeo dopo due finali ‘1000’ perse in stagione, eppure non è la solita Swiatek vista negli anni a Parigi. Quest anno non sembra ancora perfettamente a suo in campo. Lei dice sia per via del vento che in entrambe le partite le ha dato abbastanza fastidio nel primo set, la sensazione è anche che probabilmente qualche giorno in più di riposo dopo il problema fisico di Roma non le avrebbero fatto proprio male.

Nel primo set ci sono stati diversi errori, soprattutto col dritto, in un passaggio a vuoto importante che dal 3-0 e servizio ha spinto l’avversaria sul 3-3. Da lì, con Liu alla battuta, Iga porterà a casa nove dei successivi 10 game. C’è tanta differenza tra le due anche con una polacca a mezzo servizio, capace spesso di accendersi nei punti importanti ma badando più che altro al sodo. La vediamo però forzare molto più del solito. Una giocatrice che qui sta prendendo più rischi fin dal servizio, toccando punte oggi tra i 185 e 190 chilometri orari. Non sembra esserci tensione, in passato la si è vista patire già dal volto, ma queste fasi altalenanti rappresentano una sorta di stallo da cui deve crescere. Già oggi è andata un po’ meglio del suo esordio, ma non le basta ancora (e lo sa meglio di tutti). Al prossimo turno affronterà Wang Xinyu, classe 2001, che ha battuto 7-6(5) 6-2 Rebecca Peterson.

Nemmeno Elena Rybakina, per essere, ha espresso una prova straripante. La kazaka però ha avuto grande attenzione al servizio offrendo pochissimo a Linda Noskova, battuta con un doppio 6-3 malgrado percentuali di prime palle in campo piuttosto basse. 30 vincenti e 26 errori non forzati spiegano forse meglio di tutto una partita dove la campionessa di Roma ha avuto libertà di operazioni, anche lei come Swiatek contro un’avversaria che non aveva la possibilità di metterla troppo in difficoltà nell’arco dell’intero incontro e questo avanzare molto sotto traccia nel tabellone non può che essere benefico. Per lei ora c’è Sara Sorribes Tormo, rientrante dopo un lungo infortunio, che ha battuto 6-4 6-2 Petra Martic.

Tra le altre partite, spicca il nuovo 6-2 6-1 che Mirra Andreeva ha rifilato stavolta a Diane Parry. La russa, 16 anni, aveva inflitto lo stesso punteggio nel primo turno contro Alison Riske. Al primo tabellone Slam della carriera tra le grandi ha passato le qualificazioni e sarà al terzo turno dove potrebbe affrontare, magari, Coco Gauff che è impegnata più tardi contro Julia Grabher.

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