US Open: Jabeur cinica, Garcia letale. Ons e Caroline in semifinale, fuori Gauff

Sarà tra Ons Jabeur e Caroline Garcia la prima semifinale dello US Open 2022.

La tunisina e la francese infatti si sono aggiudicate i rispettivi quarti di finale odierni contro. Ajla Tomljanovic e Cori Gauff. Per Ons, oltretutto, si tratta dell’ennesimo traguardo mai raggiunto prima da un atleta arabo e/o africano, a simboleggiare la nuova prima volta ottenuta che continua a renderle gloria.

Dopo alcune partite sottotono e un ottavo di finale ottenuto in rimonta contro Veronika Kudermetova, oggi Jabeur è parsa in ulteriore crescita. C’è stato un piccolo passaggio a vuoto nella prima parte di gara, quando da 3-1 si è fatta raggiungere sul 3-3, ma in generale almeno per un set e mezzo è stata molto brava a capitalizzare praticamente ogni occasione. Muoveva bene il gioco, si affidava in diverse occasioni allo schema smorzata e passante, aveva un dritto incisivo. Soprattutto, però, non perdeva il centro del campo ed era anzi Tomljanovic a rincorrere la palla, lasciando campo e iniziativa all’avversaria.

Alla fine quel match si è concluso “soltanto” 6-4 7-6(4) perché dal 6-4 2-0 la situazione piano piano si è riequilibrata, “meriti” di una Jabeur non più così efficace e mano a mano più fallosa, perdendo la pazienza in diversi momenti. L’andamento da quel momento in avanti non è stato lineare. Jabeur era riuscita a trovare un nuovo break, ma l’ha subito perso e Tomljanovic a sua volta saliva 5-3 ma senza sfruttare col servizio la chance di chiudere il parziale.

Le due sono arrivate al tie-break, lì dove un rovescio lungolinea giocato con molta pazienza dalla numero 5 del mondo agganciava il punteggio sul 2-2 e un dritto colpito male in una posizione favorevole scappava appena lungo all’australiana che concedeva su 3-3 un punto importante, reso ancor più importante dal doppio fallo sul 4-4 che ha lanciato la tunisina verso la vittoria e la seconda semifinale Slam stagionale dopo quella di Wimbledon.

E avrà ora di fronte la scatenata Garcia di questi ultimi mesi. Una giocatrice veramente diversa rispetto al passato, giunta oggi alla tredicesima vittoria consecutiva dopo il titolo a Cincinnati partendo dalle qualificazioni e le cinque affermazioni fin qui allo US Open, ma che in generale da metà giugno a ora ha trovato un insieme di vittorie davvero di grande valore.

Caroline ha battuto 6-3 6-4 Cori Gauff, ma per come aveva cominciato la partita sembrava poter lasciare al massimo un game a set. Spaventosa, davvero, nell’aggressione e nella qualità di gioco che ha avuto nel primo quarto d’ora di partita, momento in cui è salita 4-0 40-40 illuminando la serata sull’Arthur Ashe e spegnendo da subito l’entusiasmo delle persone accorse per supportare il prodigio locale. La stessa Gauff era in enorme affanno, tanto da commettere due doppi falli sullo 0-3 perché costretta da subito a fare molto di più del previsto e cercare qualcosa che lì non aveva.

Poi Garcia ha perso il servizio, qualche piccola sbavatura, le prime risposte più decise di Gauff, e nuovo game successivamente perso ai vantaggi che rianimavano la statunitense. Al terzo game consecutivo ai vantaggi, però, Garcia è tornata a vincere game malgrado un servizio che aveva una percentuale di prime palle in campo attorno al 40%. Per lei non era un vero problema, nel senso che la sua seconda soprattutto in questo periodo è davvero affidabile e le traiettorie esterne sono state quantomai usate da destra, ovvero sulle varie parità. Sul 5-3 la francese ha sentito il momento, facendosi raggiungere sul 30-30, ma lì ha giocato un’ottima prima al corpo e poi di forza si è presa il set.

Gauff avrebbe dovuto resistere all’inizio del secondo, cercare di mettere per la prima volta la testa avanti nel punteggio e vedere come la situazione si sarebbe evoluta. Invece un paio di brutti dritti l’hanno condannata a perdere subito la battuta lasciando Garcia andare 2-0. Da lì la situazione non cambierà: entrambe terranno la battuta e la francese offrirà un’unica palla break, sul 3-2, cancellandola però con una gran prima palla a uscire. Sul 4-3 è andata sotto 0-30 con un doppio fallo e un rovescio pigro, ma da lì è ripartita con uno dei vari dritti lungolinea vincenti, un ace al centro, un altro dritto pesante e un nuovo ace. Gauff faceva quello che poteva, aveva anche reagito molto bene in precedenza a un 15-40 sull’1-3 cominciando a spingere meglio col dritto e scuotersi un po’. Ci ha provato anche il pubblico, alla fine, quando sul 5-4 ha fatto molto baccano prima che Garcia provasse a lanciare la palla nel primo punto. Tutto inutile. Malgrado un turno di battuta finale un po’ titubante nelle prime fasi, è arrivato un nuovo ace e un errore importante della statunitense sul 30-30 (col dritto) e un altro poco dopo per segnare il 6-3 6-4 conclusivo.

A 29 anni, Garcia giocherà giovedì la sua prima semifinale Slam. Per il livello che sta mostrando, non è affatto la sfavorita né la sorpresa.

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