Wimbledon: Swiatek a due volti, ma Seles è raggiunta. 36 vittorie consecutive per Iga

[1] I. Swiatek b. [Q] J. Fett 6-0 6-3

Iga Swiatek ha ricominciato da dove aveva concluso a Parigi: una vittoria e un punteggio molto netto a proprio favore. Il suo primo turno a Wimbledon, però, ha confermato in parte tutti i dubbi della vigilia sulla reale bontà della polacca come assoluta favorita in questo Slam.

È un 6-0 6-3 ai danni della qualificata Jana Fett, vero, ma nel complesso la sua partita non ha mai ingranato le marce più alte. È stato un esordio per certi versi simile a quello di Ashleigh Barty un anno fa, molto altalenante e con diverse cose da rivedere al servizio, muovendosi poco e cercando di badare al sodo, riuscendo nei punti migliori quando non era costretta a spostarsi. Nel 2021 però l’allora numero 1 del mondo era reduce da uno strappo muscolare a Parigi che rischiò seriamente di tirarla fuori dai giochi nello Slam poi vinto in finale contro Karolina Pliskova, Swiatek invece ha semplicemente palesato la grande inesperienza che ancora ha su questa superficie.

C’è il 6-0 numero 17 in stagione, c’è la soddisfazione di un secondo set vinto da 1-3 0-40 e tornando in pista dopo una fase in cui stava sbagliando tanto, ma c’è soprattutto l’ingresso poco esplosivo nel torneo. La grande differenza nel primo set è nata tutta nella prima fase: malgrado un fallo di piede Iga teneva il primo turno di battuta e sull’1-0, dal 40-15 Fett, faceva il break con due risposte profonde alternate ad altrettanti doppi falli salvando poi a sua volta una chance immediata di controbreak in un game al servizio dove non ha messo la prima in campo per i primi 5 punti. Sul 3-0 ha giocato probabilmente il miglior game della partita col doppio break per il 4-0 subito seguito dall’allungo sul 5-0 e la chiusura al terzo set point. Quello che all’apparenza sembrava un “set alla Swiatek” nascondeva però una percentuale molto bassa di prime palle (appena sopra il 40%) e scarsa mobilità da fondo campo.

Il suo dritto era attaccabile, con una buona profondità fa ancora fatica ad avere il tempo e lo spazio giusto per difendere o scambiare come invece riesce molto bene su terra battuta e cemento, ma l’aggressività in risposta e una croata già molto segnata nell’umore stavano bastando. Quando però il secondo set è nato con due turni di battuta persi consecutivamente, e un terzo dove non stava tenendo la palla in campo, la situazione non era più di controllo e gestione. Fett stava colpendo meglio, più che altro trovando maggiore continuità in una palla abbastanza profonda sul dritto che aveva mandato in tilt la polacca, infastidita e nervosa. Ha dovuto salvare ben cinque chance di 1-4 per rimettersi in carreggiata, tirare un enorme sospiro di sollievo e approfittare del servizio dell’avversaria che spesso ha perso il controllo fin dal lancio corto e irregolare. Salvata una palla del 4-2 Fett, Swiatek è riuscita nel controbreak grazie ad alcune belle risposte e, dal 15-30, ha cominciato a far funzionare meglio la prima per salvarsi e tornare avanti nel punteggio. Il break del 5-3 a quel punto era abbastanza probabile, sebbene Fett abbia cancellato bene le prime due chance, e Iga ha chiuso di nuovo con ottime prime soprattutto dal lato destro del campo.

“Mi aspettavo un match abbastanza delicato” ha detto Iga a bordo campo “perché quest anno non ho ancora giocato una partita sull’erba e in tutta la mia carriera non sono ancora arrivata alla doppia cifra, con forse 12 settimane di esperienza”. L’importante per lei, ora, è tenere duro e provare a raggiungere la seconda settimana quando l’erba sarà meno scivolosa, più rovinata, spunterà fuori più il marrancio del terreno consumato, già più simile alla sua amata terra battuta. Lei nel 2018 vinse Wimbledon junior che si gioca proprio nella seconda settimana del torneo dei grandi, e in questo momento ha bisogno soprattutto di ripartire e trovare buone sensazioni. Il tabellone le sorride abbastanza, perché al prossimo turno avrà la lucky loser Lesley Pattinama Kerkhove e al terzo non ci sarà la testa di serie, perché Yulia Putintseva ha perso contro Alizé Cornet.

In un cammino che sa di ennesimo viaggio alla scoperta di se stessa, Swiatek ha la chance di spingersi ancor più in là almeno nel numero delle vittorie consecutive. Con oggi è salita a 36 eguagliando la miglior serie di Monica Seles e issandosi a -1 da Martina Hingis, la quinta miglior giocatrice in questa classifica dietro solo a mostri sacri come Martina Navratilova (74), Steffi Graf (66), Margaret Court (57) e Chris Evert (55).

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