Roland Garros: Trevisan, settima vittoria consecutiva. Martina è al terzo turno

Sembra esserci, nell’aria, quella sensazione di sorpresa stavolta mescolata con la consapevolezza che comunque Martina Trevisan, dopo il 2020, qualche ottimo ricordo di Parigi lo conservi eccome.

Due anni fa raggiunse l’incredibile traguardo dei quarti di finale, partendo dalle qualificazioni. Stavolta è “solo” al terzo turno, ma il 6-3 6-2 contro Magda Linette vale la settima vittoria consecutiva sulla terra battuta.

La toscana è riuscita a ripartire molto bene dal successo nel WTA 250 di Rabat e parliamo di “sorpresa” perché questa sembrava la zona di tabellone dove Ons Jabeur potesse facilmente avanzare almeno verso i quarti di finale. Invece la tunisina è caduta al primo turno contro la stessa polacca che oggi non ha potuto granché contro l’azzurra. Non sono partite confrontabili: Linette contro Jabeur era completamente sfavorita e la sfida è girata bene, nei suoi confronti, anche a causa delle varie occasioni sprecate dalla numero 6 del seeding nel secondo parziale che hanno contribuito a renderla nervosa e fallosa. Oggi era un classico 50-50: entrambe in un buon momento, entrambe con la chance di fare strada.

Il tabellone è veramente aperto in quell’ottavo. Chi vinceva, tra loro due, avrebbe trovato o Daria Saville o Petra Kvitova, a cui la terra parigina non ha mai sorriso, figuriamoci in questo momento della sua carriera. In caso di ulteriore successo ci sarebbero agli ottavi Angelique Kerber, anche lei mai a suo agio al Roland Garros, o Aliaksandra Sasnovich. L’occasione, pur dicendolo sottovoce, è ghiotta e Martina ha dimostrato oggi le proprie qualità vincendo in maniera netta, con un punteggio che poteva essere forse più largo nel primo set quando ha servito sul 5-2 ma dove è stata bravissima a rimediare immediatamente al break subito.

È stata ai quarti di finale qui nel 2020, ora è al terzo turno in un momento dove psicologicamente e tecnicamente si sente abbastanza leggera e lanciata. Venerdì ci sarà da sudare perché sia Saville (ex Gavrilova) che Kvitova la costringeranno a tanto sacrificio, ma lei stessa col dritto può lavorare tanto bene la palla e creare quanti più problemi possibili in un match per nulla chiuso.

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