US Open: Murray mette i brividi a Tsitsipas, Alcaraz non si ferma, Kyrgios non c’è più

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Lo US Open comincia con una giornata piena di rimonte e con ben 12 partite chiuse al quinto set, tra le quali quella più affascinante del primo turno, vinta da Stefanos Tsitsipas su Andy Murray. Lo scozzese ha mostrato una volta di più, posto che ce ne sia ancora il bisogno, l’enorme differenza di talento, non solo tattico, tra la generazione precedente e quella che ormai si appresta a prenderne il posto. Tsitsipas è stato in balia dell’ex numero 1 del mondo per tutto il primo set e solo con un po’ di fortuna è riuscito a portare a casa il decisivo tiebreak del secondo. Murray aveva ancora preso il tempo al greco in risposta ma è scivolato su una pozza di sudore nei pressi della rete e poi non è riuscito a chiudere il set point che avrebbe diversamente indirizzato il match. Tsitsipas ha fatto l’ennesimo errore di considerare chiusa la questione e Murray si è di nuovo portato avanti di un set prima di cedere gli ultimi due solo alla differenza d’età. Certo che se il livello degli avversari di Djokovic dovesse davvero essere quello messo in mostra da Tsitsipas siamo alle soglie del grande slam.

Forse vale la pena affidarsi allora alla generazione che sta sbocciando, perché Carlos Alcaraz è evidentemente di un’altra pasta. Il terribile ragazzino spagnolo ha travolto Norrie e se il nome vi pare poca cosa ebbene stiamo pur sempre parlando di una testa di serie contro uno che ha compiuto 18 anni a maggio. Alcaraz, che ha appeno perso la sua prima semifinale ATP a Winston Salem, dovrebbe arrivare allo scontro con Tsitsipas al terzo turno e allora si vedrà a che punto è arrivato il ragazzino.

Se il declino di Feliciano Lopez e di John Isner non sorprendono – a differenza di quello di Anderson che ancora riesce a portare a casa dei match grazie ai tiebreak – provoca un certo sconforto vedere le condizioni di Nick Kyrgios, che in serata ha vinto appena 4 game contro un Bautista Agut non certo all’apice della forma. L’australiano sembra sostanzialmente irrecuperabile ed è inutile dire quanto questo sia una perdita per il tennis più che per lui, che speriamo almeno sia contento. Ma vederlo in queste condizioni non farà piacere a nessuno.

Rublev ha chiuso la carriera di Ivo Karlovic, un altro di cui sentiremo la mancanza. Ivone si è aggirato per i campi da tennis per più di 20 anni con il suo servizio fulminante, il suo rovescio in back e il suo elegante bonario distacco dalle vicende dei match. Persona di grande gentilezza e di n on comune senso dell’ironia anche lui mancherà al nostro sport.

Ma a proposito di russi Medvedev ha mandato il suo primo messaggio. Solo 7 giochi concessi a Gasquet e la sensazione che stavolta, Daniil, al torneo ci tiene. Djokovic è avvertito.

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