Roland Garros, doppio: Swiatek, match folle con Mattek Sands per i quarti. 7 match point salvati e rimonta da 1-5

Forse non tutti ricorderanno che lo scorso anno a Parigi Iga Swiatek dominò il tabellone di singolare vincendo il titolo, e in doppio si fermò a un passo dall’ultimo atto con la sconfitta in semifinale assieme a Nicole Melichar, dando totale disponibilità alla disciplina anche per aiutarsi nella propria crescita in campo.

Quest anno la polacca è in coppia con Bethanie Mattek Sands, stanno giocando assieme da Miami e il feeling che han trovato da subito è stato enorme. Così hanno deciso di continuare a fare coppia almeno nei grandi tornei e oggi hanno vinto il match più bello del torneo femminile, sia di singolare che di doppio.

A dir la verità, la partita è stata straordinaria lungo la durata eccezionale di tre ore e 10 minuti perché anche Elise Mertens e Su Wei Hsieh stavano comportandosi benissimo. Il livello era molto alto, e per un match di doppio la partecipazione del pubblico è stata eccezionale. La scelta degli organizzatori di averle in campo sul Simonne Mathieu ha funzionato perfettamente, perché in quel catino si è creato un clima di grande carica ed energia, con le due coppie sospinte a gran voce da tantissima gente che si lanciava in cori da stadio.

5-7 6-4 7-5 il punteggio finale, con super rimonta da 1-5 di svantaggio nel parziale decisivo per il duo polacco-statunitense e la bellezza di sette match point salvati. Dopo due set già molto lunghi, nel terzo si è concentrata la fase migliore. Gli scambi erano lunghi, molto articolati e nella prima metà della frazione decisiva Mertens era quella che stava facendo il massimo controbattendo a ogni attacco che arrivava dalle avversarie. Poi però dal 5-1 Swiatek e Mattek Sands han vinto un game tiratissimo cancellando i primi match point: sul primo e sul secondo Mattek Sands ha servito al corpo di Hsieh; sul 5-2 proprio la giocatrice di Taipei ha riportato il punteggio da 15-40 a 40-40 ma sul terzo match point Mattek Sands ha trovato il passante bassissimo che Mertens non ha rigiocato mentre sul quarto Su Wei è incappata in un doppio fallo brutale, anche perché stava cominciando a delineare il crollo che lei ha avuto più avanti. Sul quinto di nuovo Mattek Sands a colpire forte al corpo di Mertens e poco dopo sempre l’americana si esaltava a rete per prendere la palla break del 3-5 e concretizzarla. Nel nono game Swiatek sbagliava scelta e dava il sesto match point alle avversarie, ma servendo un gran kick da sinistra riportava il punteggio sul 40-40 e continuando a spingere su Hsieh sono poi giunte al 4-5. Con Mertens al servizio per il match, le teste di serie numero 1 sono andate sul 30-0 prima di ricevere due passanti di dritto da Iga che però concedeva il settimo set point, salvato con un intervento al volo da Mattek Sands.

Il doppio fallo di Mertens sul 40-40 acutizzava, se possibile, le loro difficoltà e il nastro sul dritto di Swiatek mandava fuori tempo Hsieh per l’incredibile aggancio sul 5-5 allo scoccare delle tre ore di gioco. A quel punto, Mattek Sands ha servito benissimo per portare la coppia sul 6-5, lì dove sospinti dall’enorme partecipazione del pubblico sono immediatamente andate sul 15-40. Swiatek e Mattek Sands erano indemoniate, con Iga che si esaltava a rete e chiedeva a gran voce l’urlo del pubblico. Sul primo match point ha giocato in maniera troppo delicata la voleè di rovescio permettendo a Hsieh di salvarsi in allungo e far ripartire lo scambio, e sul secondo match point Mertens ha giocato un passante di rovescio stretto raddoppiando poi con una voleè di puro riflesso colpita nemmeno benissimo ma fantastica nel gesto atletico e messa sulla riga più esterna. Non hanno però sfruttato la chance di 6-6 e Mattek Sands ha chiuso la voleè per il terzo match point, concretizzato dopo un lungo scambio e una difesa della statunitense su cui Hsieh ha cercato lo smash ma la palla si è spenta a rete.

Enorme la gioia di Swiatek, che ha mollato la racchetta a terra e ha cominciato a saltare verso la sua compagna cercando subito un abbraccio lunghissimo tra il boato di un pubblico che ha vissuto almeno gli ultimi 50 minuti ad applaudire senza sosta. Tre ore e 10 minuti circa di pure emozioni. Ci sarà sicuramente la domanda su come si presenterà domani in campo, ma non è neanche la prima volta che Swiatek si ritrova a gestire le energie in singolo e doppio, oltre al fatto che le energie spese non potranno mai essere pari a tre ore di singolare. E francamente, adesso, più che sollevare domande sulla sua tenuta è forse meglio godersi il fatto che una big in singolare di questo torneo stia onorando con questo spirito una competizione che spesso viene bistrattata a livello generale.

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