Chat&Charge: un nuovo modo di (non) commentare Wimbledon, Federer e la sua fifa verso Djokovic

Torna la coppia più fifona del tennis web e lo fa a modo suo. In che modo? Bho. Parlando per chat e facendone un articolo. Semplice no?

[17/7, 14:42] Luigi Ansa: Ma lei è per caso l’eroico Cherici, quello che ha sprecato due match point domenica a Wimbledon?
[17/7, 14:46] enzo cherici: In carne e ossa! Ho il piacere di parlare con RoboAnsaloni, il numero uno dei numeri uno, colui che frantumerà ogni record nella storia del tennis?
[17/7, 14:47] Luigi Ansa: Assolutamente, e ti dico pure quanta stima abbia di te, caro FedCherici. Sei un esempio. Soprattutto ora che ti ho battuto e tu hai fatto la figura del fesso di fronte al mondo. Perchè al netto di tutta la stucchevole e noiosissima retorica dei “due vincitori”, del grande spettacolo e così via, hai fatto una figura da fesso figlio mio.
[17/7, 14:50] enzo cherici: Ma sai che stavo avendo giusto l’impressione che anche i miei quattro figli (si, anche i gemellini più piccoli) mi stessero… come dire… prendendo amabilmente per i fondelli?
[17/7, 14:51] Luigi Ansa: Farebbero solo bene, farebbero. E spero che Mirka abbia preso le dovute contromisure, tu sai benissimo di cosa sto parlando…
[17/7, 14:53] enzo cherici: Quelle contromisure di cui parli le ho prese, ahimè, da solo… Facciamo i “seri”?
[17/7, 14:56] Luigi Ansa: Io ero serio. Detto questo, bentornato ad Enzo Cherici, è un piacere parlare con lui e tornare a fare questa rubrica. Ovviamente si parlerà di Wimbledon e più di ogni altra cosa della finale. Dico subito che non sono d’accordo sulla stragrande maggioranza di quello che ho letto in questi giorni, sia sull’epicità della partita, sulla sua bellezza, e soprattutto stavolta Federer l’ha fatta veramente grossa. Nelle altre sue sconfitte c’erano delle scusanti qui e lì, è da domenica che ne cerco qualcuna a questa ma sinceramente non ne trovo.
[17/7, 15:02] enzo cherici: Tu sei un appassionato e sono certo mi capirai al volo… In questa finale Federer mi ha ricordato l’episodio di Fantozzi all’Ippopotamo: “Fece tutto quello che si poteva fare per farsi rapinare in una finale di Wimbledon”. Ma proprio tutto-tutto!
[17/7, 15:05] Luigi Ansa: Con Luthi e Ljubicic nella parte di Calboni e Filini. Mancano solo le sei casse di champagne fatte col bicarbonato. Detto questo, io trovo francamente incredibile quello che è successo per un fuoriclasse come Federer. Sul serio. Capisco lo sport, capisco la sconfitta, capisco tutto, ma qui andiamo a sconfinare in territorio che il dottor Freud sarebbe contentissimo di esplorare. Ti dirò di più: ho veramente ancora più rispetto per Djokovic da domenica.
[17/7, 15:10] enzo cherici: Riavvolgiamo un attimo il nastro. Questa partita Federer ha iniziato a perderla nel biennio 2010-2011, quando si era gia mangiato un totale di quattro matchpoint (2+2) nelle semifinali dell’Us Open. E non voglio nemmeno scomodare la finale di Roma con Nadal o le 22 occasioni in cui ha perso la partita avendo matchpoint a favore. Ora, se capita a un ipotetico Tuzzabanchi Nicola, passi. Ma se ti chiami Roger Federer non può capitare e allora mi ritorna in mente quel che diceva il nostro amico Stefano Semeraro…
[17/7, 15:12] Luigi Ansa: Federer è il bravo, Djokovic è il più forte?
[17/7, 15:13] enzo cherici: Peggio: “Federer è il perdente più vincente nella storia del tennis”. Provocazione? Paradosso? Forse entrambi, ma fa pensare.
[17/7, 15:19] Luigi Ansa: Frase perfetta, secondo me. All’indomani della sconfitta dello Us Open 2015 scrissi un pezzo, dove accusavo Federer sostanzialmente di essere un senza palle. Anche questa è una provocazione, ci mancherebbe altro, ma certamente ha un carattere che da una parte con ogni probabilità gli permette di fare delle cose insensate con una racchetta in mano, dall’altra gli fa brutti scherzi. Non dico che non regge la tensione, ci mancherebbe altro, ma senza dubbio Nadal e soprattutto Djokovic da questo punto di vista sono più solidi. Ti dirò di più: Nole sapeva benissimo come sarebbe andata a finire ad un certo punto.
[17/7, 15:22] enzo cherici: Beh visti i precedenti sapeva benissimo che l’altro un’opportunità gliel’avrebbe sicuramente concessa. Il guaio, per Feferer, è che di opportunità stavolta ne ha concesse almeno sette (le ho contate). E il paradosso è che avrebbe potuto vincere tutti e cinque i set, è riuscito a perderne tre. O vincerne solo due, guarda caso i meno lottati.
[17/7, 15:25] Luigi Ansa: E’ anche vero, come hanno detto moltissimi, che questi aspetti sono probabilmente secondari nel quadro complessivo, nel senso che tra 5, 10, 15 anni, tutti ci ricorderemo la grandissima partita e non le fasi salienti e di come è persa. Francamente ne dubito, visto che di come Mac perse la finale del 1984 con Lendl se ne parla ancora oggi, eccome…
[17/7, 15:27] enzo cherici: Ne dubito anch’io. E noi, tra l’altro, ne stiamo parlando a tre giorni di distanza, non dieci anni dopo. Io, con tutto il grandissimo rispetto che ho per un campionissimo come Djokovic, continuo a pensare che stavolta (a differenza ad esempio delle finali 2014 e 2015) l’abbia persa più Federer che vinta Nole.
[17/7, 15:35] Luigi Ansa: Ah senza dubbio. Nel 2014 e 2015 Roger aveva senza avuto delle chance qui e lì, soprattutto nel 2014, ma Djokovic era sempre stato ampiamente avanti della gara. Qui se tu guardi le statistiche non c’è un motivo, uno solo, per il quale Djokovic alla fine si è ritrovato a vincere la partita.
[17/7, 15:41] enzo cherici: Però se hai l’unica palla break del primo set e la fallisci. Se nel tie-break del primo set da 5-3 in tuo favore non tieni più una palla in campo. Se nel terzo set hai setpoint e non lo sfrutti. Se nel quinto sei bravo a recuperare un break, ne fai un altro, vai 40-15 con due ace di fila e poi ti paralizzi per l’emozione. Se persino sull’11 pari hai altre due palle break che t’avrebbero riportato a servire per il match… Se, se, se e se. Se sono vere tutte queste cose, allora è giusto che perdi.
[17/7, 15:44] Luigi Ansa: Non solo è giusto che perdi ma è anche giusto e sacrosanto che, per come la vedo io, nonostante i 38 anni, nonostante il mito e nonostante la gran partita, qualche pernacchia te la prendi pure, e non solo da te stesso. A me spiace ma la retorica della sconfitta, mai piaciuta.
[17/7, 15:51] enzo cherici: Tra l’altro, fin qui il nostro amico Roger ha sempre dimostrato di essere un ottimo incassatore (Wimbledon 2008, Melbourne 2009 ed altre minori) ecsi è sempre saputo rialzare. Ma questa botta, in questo momento della carriera, nel tuo giardino, rischia di essere veramente dura. Occhio all’ “Effetto Coria”…
[17/7, 15:53] Luigi Ansa: Beh già solo aver accostato Coria a Roger, meriteresti insulti a profusione e chissà che non sarai accontentato. Detto questo, ormai gli resta quando, un anno e mezzo di carriera? Ecco, forse Nole potrebbe avergliela accorciata, questo si.
[17/7, 15:58] enzo cherici: La cosa buffa è che stiamo qui a dargli amabilmente del mezzo-pirla, quando è arrivato a un alito dal compiere una delle più clamorose imprese sportive di sempre. Non solo tennistiche, proprio sportive. Perché battere prima Nadal e poi Djokovic uno dopo l’altro,  a Wimbledon, quello sarebbe stato. Invece è uscito fuori quel lato della sua personalità che lo fa secondo me amare alle folle ancora più del suo genio tennistico: l’umana paura. Che Federer, purtroppo per lui, ha. Gli altri due, beati loro, no.
[17/7, 16:05] Luigi Ansa: E infatti Djokovic per esempio sta cosa non la sopporta. Ha detto: “Spero che fra  5 anni applauderanno anche me”. Abbastanza triste.
[17/7, 16:07] enzo cherici: Sai una cosa? Paradossalmente quel tifo contro da stadio l’ha anche aiutato!
[17/7, 16:09] Luigi Ansa: Ah senza dubbio, ricordi la semi a NY del 2011?
[17/7, 16:10] enzo cherici: Come no, si fomentò col tifo contro!
[17/7, 16:12] Luigi Ansa: Esattamente, dunque è sempre così…
[17/7, 16:13] enzo cherici: Sarei curioso di vedere come reagirebbe Federer con uno stadio tutto contro di lui. Roba che manco in Coppa Davis s’è mai vista…
[17/7, 16:14] Luigi Ansa: A lui non è mai capitato forse. Detto questo, rimane comunque il fatto che è stato per lui un grandissimo torneo. Piuttosto, mi pare che Wimbledon abbia perso il suo essere unico.
[17/7, 16:18] enzo cherici: Lo ha scritto egregiamente il nostro amico Bencini, ormai dal punto di vista tecnico una finale a Wimbledon equivale a una finale a Melbourne o a New York. Il torneo ha perso la sua magica peculiarità. Piuttosto, mi veniva alla mente una domanda: quando avverrà il doppio sorpasso? Perché parliamoci chiaro,  quello che fino a ieri era (quasi) unanimemente considerato il GOAT, rischiavdi vedersi sorpassare nel computo del Slam da sia da Nadal che da Djokovic. Bel paradosso no?
[17/7, 16:19] Luigi Ansa: Beh a me sembra una bella stronzata più che un bel paradosso, a te?
[17/7, 16:20] enzo cherici: A me no onestamente. Ammesso che Federer faccia anche 21, gli altri due hanno entrambi ottime possibilità di superarlo, non credi?
[17/7, 16:22] Luigi Ansa: Nadal non credo, Djokovic per me assolutamente si, mi pare più che scontato.
[17/7, 16:24] enzo cherici: Beh Nadal parte da +1 ogni anno (Parigi), non lo escluderei con tutta questa facilità.
[17/7, 16:24] Luigi Ansa: ne dovrebbe vincere altri 3. Possibile?
[17/7, 16:25] enzo cherici: Vedrai che un altro Slam, minimo, da qualche altra parte lo tira fuori.
[17/7, 16:28] Luigi Ansa: Insomma il record di Federer secondo te è andato. Io non ne sono così sicuro, ma vedremo, vedremo….
[17/7, 16:29] enzo cherici: Per sperare di conservarlo, deve vincere uno o due Slam. Altrimenti è andato. Ma è successo altro a Wimbledon? Non mi sembra…
[17/7, 16:30] Luigi Ansa: Mah Serena che ormai perde tutte le finali slam da un bel pò di tempo mi pare una notizia. Secondo me tra l’altro questa era veramente la sua ultimissima opportunità.
[17/7, 16:32] enzo cherici: Serena dopo la gravidanza è già tanto che arriva in finale. Aiutata in questo da un livello bassissimo nella concorrenza.
[17/7, 16:36] Luigi Ansa: Concordo, concordo. Posso dire che anche la storia di Berrettini mi ha fatto un pò sorridere?
[17/7, 16:37] enzo cherici: Puoi dire tutto, ma…in che senso t’ha fatto sorridere?
[17/7, 16:40] Luigi Ansa: Che secondo me Matteo è la nostra grandissima speranza per domani, è un ragazzo davvero a posto e spero che vinca tanto, ma il modo in cui si è emozionato in quella partita mi ha fatto sorridere, tenerezza, ecco.
[17/7, 16:43] enzo cherici: Ha avuto una reazione umanissima a un qualcosa che fino al giorno prima aveva soltanto immaginato, forse sognato. Credo ci possa stare. Mi ricordo la pivera Zvereva che si beccò un 6-0, 6-0 in 34 minuti dalla Graf in una finale di Parigi. Altro che tenerezza, povera stella!
[17/7, 16:46] Luigi Ansa: Va bene puccettone, è tutto! Ci rivediamo alla prossima, e spero presto stavolta…
[17/7, 16:47] enzo cherici: Come no, ci rivediamo a New York! Ciao ciao.

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