Gulbis: «Le donne non dovrebbero giocare a tennis. Come fanno poi ad avere figli?»

TENNIS – ROLAND GARROS – Intervistato in conferenza stampa, Ernests Gulbis, che si ritrova agli ottavi di finale di uno Slam dopo sei anni, fa sempre parlare di sé. Visioni non esattamente libertarie nei confronti delle donne che, secondo il lettone, non dovrebbero giocare a tennis per avere figli.

Gulbis non ha peli sulla lingua, questo lo sapevamo già. Già altre volte non le ha mandate a dire ai colleghi, colpevoli di essere troppo abbottonati nelle dichiarazioni e di troppo buonismo in campo e fuori. Opinioni legittime e non del tutto sbagliate, peraltro.

Questa volta, interpellato sulla carriera da tenniste delle sue sorelle, risponde così: «Io spero che smettano di giocare, che non portino avanti una carriera da professioniste. E’ difficile per le donne, perché se devi fare bambini e hai già 27 anni e stai giocando, come fai? Hanno bisogno di pensare ai figli, alla famiglia».

Visione alquanto sessista di Gulbis, non l’unica nel circuito (basta pensare alle parole di Simon sull’eguale prize money, che comunque è un’altra questione). Certo Gulbis parte da un assunto piuttosto arcaico secondo il quale l’unico scopo delle donne nella vita sarebbe quello di fare dei figli e badare alla famiglia.

Senza contare le tante mamme sul circuito, ultima Kim Cljisters, che dopo aver avuto figli ha comunque vinto due Slam.

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