Ostapenko, Pliskova e quell’inattesa chiacchierata nello spogliatoio

Jelena Ostapenko ha battuto Karolina Pliskova in un match inutile ai fini del girone alle WTA Finals. Tra le due però ci fu uno dei momenti più particolari del 2017, dopo il loro match all'Australian Open.

Jelena Ostapenko ha battuto, nel primo match di giornata a Singapore, Karolina Pliskova in un match che aveva poco da dire se non la volontà della lettone si sbloccarsi nel gruppo bianco delle sue prime WTA Finals. La ceca, già certa del primo posto, ha ceduto 6-3 6-1 vedendosi travolta dalla sua avversaria che aveva sicuramente più fame e in conferenza stampa ha anche ammesso la sensazione strana avvertita nell’essere scesa in campo sapendo di dover giocare un match che valeva poco. L’unico motivo che avrebbe potuto spingerla a cercare di vincere l’incontro era riguardante i 125 punti in più che avrebbe raccolto nel ranking in un momento come questo dove ogni lunghezza alla fine può fare la differenza.

Sorrisi per tutti alla fine, compresa la stessa Ostapenko che dopo i 25 vincenti messi a segno ha visto comunque fruttare lo sforzo impiegato non solo in questa settimana ma anche in tutta la stagione dove ha raccolto 5010 punti e, fatto non trascurabile, sarebbe dentro la top-10 anche senza i 2000 punti ottenuti al Roland Garros.

Vista la situazione molto tranquilla, è forse più carino spendere due parole su quello che successe 10 mesi fa in Australia. Ostapenko proveniva da un’annata disastrosa nei Major, senza alcun successo, e a Melbourne cominciava piuttosto bene raggiungendo per la prima volta il terzo turno. Contro di lei la giocatrice più in forma del momento, Pliskova, che puntava al primo successo in un Major dopo la prova dello US Open e le ottime indicazioni di Brisbane. Nonostante tutto, la lettone fece un partitone e perse soltanto 4-6 6-0 10-8 facendosi rimontare dal 5-2 e servizio.

Eppure, a rete, una Ostapenko normalmente additata di essere quasi scorretta per il suo volto piuttosto scuro e deluso, quella sera spendeva sorrisi e scambiava baci con la giocatrice ceca. In conferenza stampa, ancora, un sorriso abbastanza inusuale vista la portata che avrebbe avuto quel successo e la dolorosa sconfitta che ne è poi scaturita. “La numero 3 del mondo ha dovuto faticare come una dannata per battermi, ho di che essere soddisfatta” disse alla prima domanda.

Fu poi Pliskova a raccontare esattamente cosa avvenne tra le due: “Sono stata veramente sorpresa. Lei è stata fantastica: è venuta da me e mi ha detto di essere stata molto tesa sul 5-2 e servizio. Le ho risposto: “Eh, ho visto!” ridendo. Non era normale quello che stava succedendo. Le ho detto: “Tu hai giocato veramente bene fino al 5-2, poi ci sono stati degli errori, ma non è facile giocare così per tutto il match”. Di fatti io ero continuamente in attesa di una chance di rientrare. Le ho chiesto come mai fosse così migliorata rispetto al nostro match a Cincinnati, dove la superai fin troppo facilmente. Mi ha detto che era stata una giornataccia quella, che era in un momento dove vinceva poco, mentre oggi si sentiva molto meglio in campo. Al di là di tutto, son contenta per lei: reagire così ad una sconfitta pesante non è affatto banale. Era vicinissima a vincere, stava giocando da favola, se è in grado di prenderla così bene è su un’ottima strada. Di nuovo, mi sono veramente sorpresa”.

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