WTA Washington: Halep, buon esordio dopo il malinteso sulla wild-card

Simona Halep è al secondo turno a Washington, dove partecipa dopo il rifiuto di Stanford alla richiesta di wild-card. C'è però una spiegazione chiara che "scagiona" l'evento californiano.

[1/WC] S. Halep b. [WC] S. Stephens 7-6(3) 6-0

Comincia nel migliore dei modi, almeno da un punto di vista del risultato, il cammino di Simona Halep nel torneo WTA International di Washington. Il 7-6(3) 6-1 inflitto ai danni di Sloane Stephens porta la rumena, in tabellone con una wild-card, al secondo turno dove affronterà Mariana Duque Marino, ieri sorprendentemente impostasi ai danni di Shelby Rogers.

Ieri, però, è stata anche la giornata di una piccola polemica, subito spenta, dopo le dichiarazioni della rumena nella conferenza stampa di presentazione: “Avevo prima chiesto la wild-card al torneo di Stanford ma mi è stata negata, allora Washington si è proposto e ho accettato”. Il torneo californiano, all’apparenza, aveva negato dunque un invito alla giocatrice più qualificata per essere numero 1 al mondo dopo lo US Open secondo un gioco di proiezioni che sarà ben più chiaro al termine di questa settimana. Nei confronti la rumena, che sarebbe ormai al quarto tentativo dal Roland Garros di diventare numero 1 del mondo, non c’è stata una mancanza di rispetto ma è stato tutto un problema di tempistica: ogni torneo WTA ha due wild card riservate alle top-20 più quelle per le altre giocatrici. Quando Halep aveva fatto richiesta a Stanford, Victoria Azarenka (colei che possedeva una delle due wild-card top-20 assieme a Petra Kvitova) era ancora in tabellone e dunque non era stato possibile concedergliela. Poi la bielorussa ha dovuto dare forfait, ma a quel punto la rumena aveva già trovato spazio a Washington DC.

Chiarito questo malinteso, ha esordito oggi contro l’ex numero 11 del mondo, precipitata ai margini della classifica mondiale WTA a causa di tre operazioni al piede da agosto dello scorso anno. Stephens, rientrata in campo per la prima volta a Wimbledon un mese fa, era appena alla seconda partita negli ultimi 12 mesi e il suo rendimento è crollato dopo il primo set. Non è stato un bel primo parziale, e i numeri sono forse anche eccessivi perché segnano in tutto 53 gratuiti (20 per la numero 2 del mondo, 33 per la numero 957) ma la qualità del gioco è stata comunque molto bassa. Stephens non ha ancora ripreso gli automatismi e nonostante anche prima del lungo stop aveva momenti di tennis aggressivo, riusciva a colpire molto meglio di quanto fatto oggi. Palle a metà rete, palle fuori di metri. Halep non aveva ritmo e faceva fatica a sua volta. Ne è uscito fuori un primo set complicato e equilibrato soprattutto per questa ragione. Stephens ha mancato sul 5-5 una chance di servire per il set, Halep ha sprecato due set point nel game successivo. Al tie-break, però, la rumena ha preso il largo senza più farsi riprendere. Non c’è stata storia, invece, nel secondo parziale.

Mariana Duque Marino, poi probabilmente Ekaterina Makarova ai quarti, in una metà di tabellone dove è già uscita la testa di serie numero 3. Nonostante non sia riuscita a giocare a Stanford, c’è comunque l’occasione per fare bene e incamerare punti preziosi per il futuro.

Risultati odierni:

[1/WC] S. Halep b. [WC] S. Stephens 7-6(3) 6-0
M. Puig b. L. Chirico 6-4 6-4
[7] E. Makarova b. [Q] J. Loeb 7-6(4) 6-3
P. M. Tig b. [Q] H. Watson 7-6(4) 7-6(3)

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