Kvitova: “Match difficile contro un’avversaria insidiosa”

Le parole in conferenza stampa di Petra Kvitova, qualificata al secondo turno degli US Open dopo la vittoria in due set su Jelena Jankovic: "Lentamente tutto sta tornando alla normalità".

È un avversario di primo turno difficile. A nessuno piace affrontare la Jankovic al primo turno. Ti ha messo in difficoltà oggi. È una buona sensazione iniziare questa campagna vincendo un match di questo tipo?

Lo è sicuramente. Di certo sono felice. È stato un match duro, come hai detto. Come sempre, un’avversaria insidiosa. Con il vento di oggi, non è stato molto facile trovare la strada per la vittoria. A volte giocavo al centro per evitare di sbagliare.

Abbiamo avuto grandi battaglie in passato, perciò è sempre insidioso giocare contro di lei. So che lei non ha giocato molto, non ha disputato molti match, proprio come me, quindi si trattava di capire chi sarebbe stata la più fortunata alla fine, e credo di sfruttato le mie possibilità nei finali di entrambi i set.

Parlaci della tua forma durante l’avvicinamento a questo torneo. Ovviamente il risultato di New Haven non è stato quello desiderato. Come ti senti adesso in merito al tuo gioco? Qual è la tua aspettativa per questo torneo?

Beh, fortunatamente ho giocato meglio oggi che a New Haven, e se avessi giocato come a New Haven non vi avrei parlato da vincitrice del match.

Sono sicuramente contenta per aver vinto, nel tennis ogni giorno è differente, e giornalmente cerco un modo per migliorare. So che non tutti i giorni possono essere i migliori. Va così. Ovviamente, desidero giocare più match qui, ma d’altro canto, sono già contenta di trovarmi qui. Alla fine della fiera, sono molto contenta.

Come paragoneresti le sensazioni di adesso rispetto a quelle di Wimbledon?

Credo di essere più rilassata adesso. A Wimbledon ero un po’ nervosa prima di ogni match, e oggi invece mi sentivo un po’ rilassata senza pensare troppo al gioco e al match, cercavo solo di divertirmi in campo.

Riguardo la condizione fisica? Quali sono i progressi che hai fatto da allora ad oggi dopo quello che è successo (problemi fisici a Wimbledon, ndr)?

Beh, al secondo turno a Wimbledon, nel secondo match che ho giocato, non mi sentivo perfettamente dal punto di vista fisico, ma quella era una storia diversa. Non riguardava la mia mano. Il mio fisico non sta crollando, cosa per la quale sono molto contenta, e la mia mano sta migliorando. Spero che un giorno tutto possa ritornare perfetto.

A Stanford hai detto che non vedi l’ora che tutto torni alla normalità dopo quello che è successo in primavera. Quattro tornei più tardi, stai giocando il quinto torneo estivo se non sbaglio, credi che tutto sia tornato normale? O comunque più vicino alla normalità?

Lentamente ci sto arrivando (sorride, ndr).

Quali sono le cose che ti rendono la vita normale o…

Beh, cose come vedere altri giocatori, vedere coach, giocare sul campo da tennis, allenarmi con altre ragazze, questo è più normale rispetto a prima, di certo. Per me, i riscaldamenti prima di una partita o le partite stesse sono già normali. Ma dall’altro lato, è comunque molto speciale e sono molto grata per questo. Alcune cose sono più normali di prima, ma qualcuna resta ancora un pochino differente.

Al prossimo turno affronterai la Cornet, un’altra veterana che può creare problemi, cosa ti aspetti da questo match? Quale sarà la chiave per portarla a casa?

Abbiamo già giocato qualche volta contro. Tra l’altro, se non sbaglio, un anno abbiamo giocato anche quì. Credo che lei sia molto brava a controllare la palla. È anche in grado di metterti in difficolta. Sul lato del rovescio credo sia molto solida. Con il diritto gioca utilizzando tanto top spin, il che credo possa pagare su questi campi.

Insomma, vedremo. Se dovessi servire come ho fatto oggi, sarebbe grandioso per me avere questo tipo di aiuto. Vedremo. Non sto pensando affatto al prossimo incontro al momento. Lo farò domani, probabilmente.

 

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