Panatta: “Federer? Più diventa vecchio, più gioca meglio”

L'ex fuoriclasse azzurro parla del successo dello svizzero a Wimbledon: "Nessuno si aspettava un ritorno così. Il ritiro? Non deve fare calcoli e fare ciò che vuole"

“Più diventa vecchio, più gioca meglio. Di fronte a questo giocatore, dobbiamo solo tacere, perché davvero non c’è niente da dire”. Parole da mito a mito, quelle che dedica a Roger Federer Adriano Panatta, uno dei più grandi e amati giocatori italiani (e non solo) della storia del tennis, in un’intervista rilasciata al “Giornale di Sicilia”.

Cosa possiamo dire ancora riguardo Federer, di questo straordinario campione, che non abbiamo ancora detto?
Che puoi dire, nulla. Di fronte a un giocatore del genere, bisogna solo tacere, ammirare il suo gioco e lui come persona. È ancora un fenomeno, oltre qualsiasi immaginazione possibile. Straordinario, davvero straordinario.

Dopo il 2016, gli infortuni, i sei mesi di pausa e tutti i dubbi del caso, se l’aspettava un ritorno così in grande stile, con due slam vinti quest’anno e con una serie di prestazione veramente incredibili?
Onestamente nessuno se l’immaginava, a ragione anche. A parte tutto, sta facendo veramente qualcosa di unico. Sta bene di testa, è sereno in campo, non ha più quelle reazione così nervose che aveva in passato, colpisce la palla in maniera incredibile. Più diventa vecchio, più gioca meglio, c’è poco da dire.

Si pensa sempre il contrario. Anche questo rientra nella sua eccezionalità, nel segreto della sua straordinaria longevità?
È vero, la gente pensa sempre che invecchiando si gioca peggio a tennis, ma spesso è l’esatto contrario. Certo, magari manca la fisicità, l’esplosività che avevi quando avevi vent’anni, ma se hai un talento come quello di Federer, davvero unico, allora l’età ti è più che utile. Ti fa guadagnare in esperienza,  nella gestione delle situazione, ti toglie quei piccoli difetti che avevi qualche anno prima, ti fornisce insomma quelle piccole cose che ti fanno giocare meglio. Hai anche tirato più colpi, più palle in campo, sei più sicuro di te.  Se poi a tutto questo aggiungiamo, a parte come detto il talento, il fisico tornato integro dopo i problemi dello scorso anno e una testa ancora al meglio, allora l’esperienza ti aiuta, eccome.

Domanda scontata, in una giornata così non si può non fare: Federer è il più grande di tutti i tempi?
È sicuramente tra i grandissimi, tra le leggende, poi ogni epoca c’ha i suoi nomi, come Laver, Borg, anche Nadal è un grande. Lui, però, è quello che gioca meglio di tutti.

Dovrebbe smettere ora, all’apice, alla fine di imprese così straordinarie, oppure dovrebbe continuare a giocare e a deliziare il pubblico di tutto il mondo?
Non deve fare calcoli, di nessun tipo. Se vuole giocare, giocasse pure, senza stare lì a pensarci troppo, all’età o ad altro. Se sente che ancora può essere competitivo, e come abbiamo visto lo è eccome, si diverta ancora, e ancora. Dopotutto, perché dovrebbe smettere di giocare? Non c’è alcun motivo per cui lo faccia.

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