[1] A. Murray b. [29] J.M. del Potro 7-6(8) 7-5 6-0 (Cristina Pozzoli)

Andy Murray e Juan Martin del Potro si trovano di fronte nell’ottavo più interessante della giornata, una sfida di stili opposti che ha sempre regalato spettacolo, tra cui l’ultimo confronto nella semifinale di Coppa Davis 2016 vinta da Delpo, preludio del successo finale dell’Argentina. Questa volta ha avuto la meglio il numero uno del mondo che dopo un inizio di stagione complicato e deludente, partita dopo partita, sta recuperando condizione fisica e mentale anche grazie al ritorno di Ivan Lendl nel suo angolo.

Delpo vince il sorteggio e sceglie di rispondere e i primi due punti svelano subito che l’intenzione di Murray è quella di farlo muovere in avanti e in questo modo il numero uno del mondo tiene il game d’apertura con due palle corte vincenti e una terza su cui l’argentino arriva ma sbaglia. Anche in risposta Murray punta a spostare Delpo per non fargli giocare il dritto da fermo ma appena la traiettoria dei colpi del britannico si accorcia, Delpo aggira la palla, si piazza bene con i piedi e fa partire fucilate di dritto su cui c’è poco da fare anche per un difensore eccezionale come Murray. Nel terzo game Andy parte ancora con la smorzata ma è un po’ lunga, Delpo ci arriva e chiude il punto con una comoda volèe poi Murray si sbaglia a stuzzicare il dritto di Delpo e si trova 0-40. Con un ace e uno scambio ben manovrato da fondo Murray salva le prime due palle break e sulla terza gioca ancora una smorzata per chiamare a rete l’argentino ma poi gli rimane nella racchetta il lob e perde il servizio. Nel gioco successivo Delpo parte con due errori di rovescio ma non lascia a Murray neanche il tempo di organizzarsi perchè serve quattro prime vincenti e consolida il break. La stessa situazione si verifica nell’ottavo game, con Delpo che non trova la prima, Murray lascia andare il braccio e si procura due palle break ma l’altro serve ancora tre prime vincenti e un ace e si salva. Nel nono game Murray salva un set point e poi mette ancora alle corde Delpo con la risposta di rovescio, fallisce due palle del 5 pari, annulla un set point ma poi Delpo con un doppio fallo gli regala la terza occasione che Murray sta ben attento a trasformare. Il tie break decide l’esito del primo parziale in favore di Murray dopo che entrambi fanno di tutto per non chiuderlo. Il numero uno del mondo fallisce due set point sul 6-4, di cui uno con il servizio a disposizione, poi è Delpo a non riuscire a trasformare altre due oppurtunità per chiudere il set, di cui una con un doppio fallo. Murray si procura il terzo set point con l’ennesima smorzata, il dritto di Delpo in uscita dal servizio finisce di un soffio in corridoio e dopo un’ora e 24 minuti è il britannico a spuntarla.

Nel secondo set si percepisce subito il calo fisico e mentale dell’argentino che cede il servizio nel game d’apertura e poi salva due palle dello 0-3 aggrappandosi al servizio. La sensazione però è che con un set di vantaggio, così duro e lottato, Murray abbia dalla sua più energie e più fiducia. Delpo però non vuole cedere, ritrova il servizio e con grande determinazione rimane attaccato al britannico che, sotto pressione, nel decimo game restituisce il servizio con un game pieno di errori, tra cui un doppio fallo. In un attimo però la situazione cambia di nuovo. L’argentino smarrisce il dritto e si trova 0-40, si salva grazie a tre gran prime ma poi con un errore in uscita dal servizio concede un’altra palla break che Murray trasforma fandogli fare tutto il campo, prima a recuperare una smorzata, poi un pallonetto giocato al volo e ancora chiamandolo a rete con una stop volley sulla quale Delpo non riesce ad arrivare. La partita finisce qui, Murray chiude il set e nel terzo Delpo, stremato, alza definitivamente bandiera bianca.