Mladenovic gladiatrice, Muguruza agli ottavi

Kristina Mladenovic di nuovo ad un passo dal baratro, di nuovo riesce a riemergere. Anche Garbine Muguruza agli ottavi del Roland Garros, battuta Yulia Putintseva.

[13] K. Mladenovic b. S. Rogers 7-5 4-6 8-6 (Diego Barbiani)

Come nel primo round, ancora contro una giocatrice statunitense. Kristina Mladenovic si mostra nuovamente con il suo nuovo abito tennistico che sta sfoggiando in questi primi mesi di stagione e che la stanno proiettando passo dopo passo verso sensazioni e traguardi mai provati prima.

Se la vittoria per 9-7 nel primo turno contro Jennifer Brady poteva quasi apparire come più un campanello d’allarme, vista la scarsa attitudine a giocare sulla terra dell’avversaria ed i dolori alla schiena avvertiti, l’8-6 maturato contro Shelby Rogers oggi ha ben altro sapore. La francese ha dato tutto quello che aveva, giocando molto meglio rispetto a lunedì e sfidando punto a punto una giocatrice che su terra sa giocare piuttosto bene. Le difficoltà per Mladenovic, in questo torneo, non sono soltanto relative all’avversaria. C’è un pubblico, esigente, capace di trascinarti in paradiso come di spedirti all’inferno. Le spalle di Mladenovic, attuale numero 1 di Francia al femminile e dunque la più responsabilizzata, devono reggere ogni volta il peso di uno stadio intero che vuole solo una cosa: la vittoria.

Lo ha capito subito, fin da quel lunedì dove ha dovuto recuperare da 0-3 nel terzo set contro Brady e poi ha avuto bisognodi tre opportunità al servizio prima di chiudere. Poi oggi, quando pure aveva vinto un primo set rimontando da 1-3. Rogers, che su terra in stagione ha raccolto una semifinale a Charleston e lo scorso anno su questi campi era arrivata fino ai quarti di finale, è stata bravissima nel secondo set, quando ha salvato sul 3-3 una situazione di 0-40 prima di brekkare sul 5-4.

Preso il break ad inizio del terzo, ha allungato nuovamente fino al 5-2. Quando sembrava materializzarsi un upset che avrebbe voluto dire molto in ottica “grandi traguardi”, Mladenovic ha trovato ancora le energie per rifarsi sotto e la sua rimonta è stata eccezionale: 28 punti vinti su 35 giocati fino a quando ha giocato l’ultimo vincente, sul campo ormai aperto. Il primo ed il secondo break sono arrivati a zero, il resto è tutto nell’espressione sollevata ed estremamente felice di una ragazza che a 24 anni sta toccando vette di gioco e risultati mai esplorate prima. Domenica, nel primo ottavo di finale dello Slam di casa, affronterà la campionessa in carica Garbine Muguruza.

[4] G. Muguruza b. [27] Y. Putintseva 7-5 6-2 (Riccardo Carliseppe)

Sesta giornata al Roland Garros di Parigi. Ad inaugurarla, sul Philippe Chatrier, il match tra la spagnola detentrice del torneo, Garbine Muguruza e la tennista kazaka Yulia Putintseva. Si tratta della seconda volta in assoluto che queste atlete si affrontano, la prima era stata al torneo di Pechino del 2016 dove l’iberica si impose per due set a zero.
Il match inizia con 4 break equamente distribuiti tra le due giocatrici, con turni di servizio disastrosi conditi da parecchi doppi falli e pochi vincenti. Tranne rare eccezioni il trend del set resta il medesimo, sul punteggio del 3-3, la spagnola sfruttando delle ottime risposte toglie di nuovo il servizio all’avversaria riportandosi avanti. A questo punto dopo altri due game interlocutori la Muguruza va a servire per il set, ma non riesce a concretizzare la possibilità provocando, nel game più lungo del match, il sesto break del primo parziale. Questa girandola però ancora non termina, perché nel successivo turno la kazaka, che aveva la possibilità di pareggiare il conto dei game, emula l’avversaria e si fa controbreakare alla fine di un turno di battuta disastroso. Muguruza serve di nuovo per concludere il primo parziale e stavolta ci riesce fissando il risultato sul 7-5 dopo 52 minuti e ben 7 break complessivi.
Il secondo set inizia come il primo, ancora con un break da parte della spagnola, che dopo aver tenuto la battuta in maniera agevole e aver sfoggiato un ottimo dritto da fondocampo toglie di nuovo la battuta alla Putintseva portandosi subito in vantaggio di 3-0 indirizzando a suo favore la partita. Dopo un’altra accoppiata di break da una parte e dall’altra la Muguruza va a servire per il match e stavolta chiude al primo colpo, fissando il risultato finale sul 7-5, 6-2 dopo 1 ora e 40 minuti.
La campionessa in carica del Roland Garros approda al quarto turno dell’edizione 2017 dello Slam parigino ed attende ora Kristina Mladenovic o Shelby Rogers.

J. Ostapenko b. L. Tsurenko 6-1 6-4 (Diego Barbiani)

Continua a brillare la stellina di Jelena Ostapenko, classe 1997, che grazie al successo per 6-1 6-4 contro Lesia Tsurenko si porta per la prima volta in carriera al quarto turno di un torneo dello Slam. La lettone, che è entrata di prepotenza due anni fa tra le prime 100 dopo aver cominciato il 2015 fuori dalle prime 300, sta continuando una crescita costante senza ancora l’exploit di altissimo livello (cosa che le stava per accadere quando a Melbourne era 5-2 e servizio al terzo contro Karolina Pliskova) ma con tante vittorie qua e là ed una crescita anche a livello caratteriale.

Lo scorso anno si era fatta notare forse più per alcuni momenti un po’ particolari, come il battibecco acceso con Naomi Broady ad Auckland, ma dalla fine dello scorso anno qualcosa sta cambiando. Più tranquilla, più concentrata sul suo gioco, e nonostante la finale non confermata nel Premier 5 di Doha (quest anno giocato a Dubai e che l’ha vista perdere all’esordio bruciando 584 punti) si è ricostruita la classifica che aveva a febbraio quando era numero 33, best ranking in carriera. Grazie alla vittoria di oggi sarà molto probabilmente nelle prime 35 del mondo, ma la ragazza che un tempo si divideva tra ballroom dancing e tennis vuole continuare a crescere.

Il match di oggi è stato a due volti: implacabile, perfetta macchina da vincenti nel primo set, un po’ troppo incerta nel secondo, atteggiamento mentale probabilmente dovuto ad un inizio molto difficile con 16 gratuiti nei primi 3 game. Anche qui però si vede la crescita sua e l’aiuto che le sta dando Anabel Medina Garrigues, che ha deciso di prendere con sé la lettone perché la ritiene “una delle tre migliori giovani in circolazione nella WTA”. Forse dodici mesi fa avrebbe lasciato sfogare le sue emozioni negative, forse non avrebbe cercato di calmarsi e continuare a mandare segnali concreti al suo angolo, un incitamento continuo ma delicato, che prima non era così evidente nel suo carattere. Adesso Samantha Stosur o Bethanie Mattek Sands, con la possibilità in caso di vittoria di entrare in top-30.

Risultati

[4] G. Muguruza b. [27] Y. Putintseva 7-5 6-2
J. Ostapenko b. L. Tsurenko 6-1 6-4
S. Rogers vs [13] K. Mladenovic
[23] S. Stosur b. [Q] B. Mattek-Sands 6-2 6-2
[32] S. Zhang vs [8] S. Kuznetsova
[30] T. Bacsinszki vs [LL] O. Jabeur
[10] V. Williams vs E. Mertens 6-3 6-1
C. Bellis vs [11] C. Wozniacki

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