Nadal: “Ho sensazioni molto positive”

La conferenza stampa di Rafa Nadal, qualificato alle semifinali del Roland Garros approfittando del ritiro di Carreno Busta: "L'unico obiettivo è cercare di giocare il mio miglior tennis"

Sei in semifinale, immagino non nella maniera che avresti desiderato. Cosa vi siete detti con Pablo (Carreno Busta, ndr) alla fine del match?
Ovviamente non è stata la maniera migliore di concludere il match, specialmente contro un buon amico. Sono dispiaciuto per lui. Stava giocando molto bene. È stato un grande evento per lui. È dura quando capitano certe cose ma ha disputato un grande torneo. In generale, credo che possa essere positivo su ciò che ha ottenuto qui, e credo questo sia importante per lui sia per il presente che per il futuro. Si trova in una posizione privilegiata nel percorso di crescita. Lotterà per traguardi importanti già da quest’anno e per entrare tra primi 10 o 8 del mondo. Farà grandi progressi.
Pablo ha sentito qualcosa sul 5-2 su un servizio largo. È ciò che mi ha riferito. È impossibile adesso dire quanto fosse grave, ma spero non troppo perché ha frenato abbastanza rapidamente. Ho avuto lo stesso problema agli US Open 2009, e ho giocato tutto il torneo dolorante. E ho cominciato con uno strappo di 7 millimetri agli addominali, diventati alla fine 27-28. È stato stupido da parte mia, ma ho giocato lo stesso. Però credo sia molto meglio fare come ha fatto lui, perché è la soluzione per continuare senza fermarsi per parecchie settimane.

È positivo essersi riposati. Credi di aver giocato troppo poco qui?
È sempre la stessa storia, no? Quando è troppo è troppo, quanto è poco è poco. Sono in semifinale ed è quello che conta. Ho sensazioni molto positive e ho giocato bene tutti gli incontri fino ad ora. Fino al 5-2, credo di aver giocato bene anche oggi. Perciò ho sensazioni positive e sto giocando un buon tennis. Quanto al resto, non si sa mai. Per cui è difficile dire. Meglio o peggio? Mi piacerebbe essere nella posizione di deciderlo. Tutto qui (sorride).

Ci sono record e record. Alcuni sono più importanti, altri meno. Hai vinto nove Roland Garros, Borg sei. Ha perso solo 32 game nel 1978. Ci sono record che ritieni importanti da battere o non dai importanza a certe cose?
Non so quanti giochi ho perso quest’anno, ma non mi importa. L’unica cosa che mi interessa è essere in semifinale. Già questo per me è un evento positivo. Ho avuto un sacco di momenti e di giorni per godermi quello che considero l’evento più importante dell’anno. E ora rimane probabilmente la parte più complicata contro un avversario molto difficile da affrontare in semifinale. Il mio unico obiettivo è cercare di essere pronto a giocare il mio miglior tennis. Per il resto, possono essere trovati tanti altri record, ma alla fine della fiera certe cose non sono poi così importanti.

Una domanda su uno dei tuoi possibili avversari (ora ufficiale, ndr). Sei stato battuto da Thiem a Roma, mentre tu hai vinto a Madrid. Credi che questi precedenti possano avere un impatto?
No. Thiem è un giocatore forte. Spero di non perdere. Ho vinto a Barcellona e a Madrid mentre ho perso a Roma. Abbiamo giocato contro tre volte. Possiamo guardare le statistiche e parlarne per ore, ma ciò che conta è guardare a come si gioca la partita. Quindi o giochi bene e avanzi o giochi male e torni a casa. Se dovessi giocare bene, spero di staccare il pass per la finale. Se non dovessi farlo, sarò fuori dal torneo.

Noi giornalisti, quando discutiamo, concordiamo sul fatto che tu sia il favorito. Ho chiesto la stessa cosa a Bautista Agut. Siamo d’accordo anche sul fatto che sarà difficile per chiunque batterti su questi campi. Ti condizionano certe opinioni?
No, non mi condizionano. Vorrei ringraziare tutti coloro i quali mi reputano favorito, ma sono io a scendere in campo. Ciò che rileva davvero è giocare bene. Perciò quanto dite di me è positivo, ma magari non sarò all’altezza delle aspettative. Vedremo. All’ora X, sapremo se sarò capace di organizzare il mio gioco in modo tale da vincere. Farò in modo di poter giocare al meglio e produrre il mio miglior tennis. Come ho detto all’inizio del torneo, al di là di tutto ciò che è stato detto e scritto, ovviamente voi avete un lavoro da svolgere, ma il mio è giocare a tennis. Sono nel circuito da tanti anni ormai, e so che ogni giorno ci sarà un match diverso con un avversario diverso.

Traduzione a cura di Fausto Consolo

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