WTA Strasburgo: Stosur non si batte, Gavrilova deve rimandare i suoi sogni

Samantha Stosur vince una gran finale a Strasburgo contro una Daria Gavrilova che poi la celebra: "Grazie per essere un così importante esempio per me".

Quasi tre ore di grande, a tratti grandissimo tennis riportano Samantha Stosur al successo nel circuito WTA dopo quasi due anni. L’ultimo alloro fu a Bad Gastein, nel luglio 2015, mentre quello di oggi è il secondo titolo in carriera a Strasburgo, il nono complessivo. Rimandata un’ottima Daria Gavrilova che visto scivolare via dalle mani la finale nel momento più importante, sul finire del secondo set, a causa anche di diverse situazioni in cui per una questione di millimetri è girato tutto male. L’australiana però deve guardare sopratutto ai lati positivi di una settimana che rimane molto importante, con una finale giocata decisamente meglio della precedente (ed unica, fino ad oggi) della carriera, sul cemento di Mosca contro Svetlana Kuznetsova a fine ottobre 2016.

5-7 6-4 6-3 il punteggio finale in favore di chi, da 450 settimane consecutive, è la numero 1 del tennis australiano al femminile e che mai come oggi è stata vicina a perdere questa leadership. C’era anche questo tema in campo, con l’assalto (solo rimandato, per la verità) di Gavrilova al vertice. È tutto pronto perché questo storico passaggio si compia tra due settimane, nel caso in cui Stosur non ripeta la semifinale dello scorso anno al Roland Garros, ma aver difeso così la sua leadership nel faccia a faccia in finale ha un sapore speciale.

Le due si vogliono un gran bene, a fine match l’abbraccio a rete è stato tanto bello quanto sincero, ma in campo non si sono mai risparmiate. Era fin troppo “vocale”, per essere una sfida tra amiche e connazionali: tante urla ad accompagnare il termine dei punti, alle volte di esultanza (su vincente o errore, poco importava) altre volte per dirsi quanto fosse stata “stupid” (come ha fatto Gavrilova contro se stessa nella fase cruciale del set decisivo).

Il primo set è stato il migliore, a livello qualitativo, e paradossalmente anche quello con più break messi a referto: tre nei primi game, poi dal 4-2 Gavrilova si è passati al 5-4 Stosur che ha ripreso il turno di servizio alzando di molto il livello del proprio rovescio, trovando due soluzioni lungolinea vincenti consecutive sul 4-3 e servizio per l’avversaria che hanno apparecchiato la tavola al break.

Gavrilova non si è scomposta, cercando soprattutto di spingere col dritto ed alzare la traiettoria con tanto top-spin per non dar molto a Stosur di spingere. Non di meno però cercava anche soluzioni a sorpresa come la risposta vincente che sul 5-5 30-30 ha dato la palla per il terzo break in suo favore. Samantha spingeva, ma lei riusciva a disimpegnarsi molto bene in fase difensiva ed a girare lo scambio. Fondamentale il punto vinto sul 6-5 30-30, con un nuovo scambio in apnea dove ha trovato un passante di rovescio in cui Stosur non ha potuto fare altro che appoggiarla di là ed offrirsi al passante.

Chiuso il set al primo tentativo, Gavrilova è stata molto brava nella prima metà del secondo a rimanere agganciata nel punteggio. Stosur ha cercato di proporsi ancor di più in fase offensiva, ma i turni di battuta della connazionale (a parte qualche rischio sull’1-2) si sono conclusi abbastanza facilmente. Sembrava potesse andare così anche sul 4-5, quando da 0-15 si era portata sul 30-15, ma nei tre punti successivi le è girato tutto storto, con gravi colpe per aver perso la concentrazione nel momento topico. Prima una risposta di Stosur che è rimasta in campo per nulla, poi un ace al centro corretto dall’arbitro quando già era pronta per servire sul 40-30 e divenuto invece 30-40 con una seconda esterna fuori (anche qui) per un soffio. Una nuova prima, sul set point da difendere, fuori di nulla ha completato il tracollo: ci ha messo tanto a servire la seconda, andando prima a vedere il segno della prima palla e poi rientrando e decidendo per una seconda rischiosissima che ha preso troppo effetto e non è rimasta in campo. Due doppi falli di fila e Stosur che pareggiava i conti.

La delusione, per Daria, è continuata ad aumentare di pari passo con le difficoltà ed un calo nel livello generale che non le permetteva più di reggere il ritmo dell’avversaria. Neppure il break ad inizio del terzo set ha inciso su quella che era un’inerzia sempre più dalla parte della più veterana, che di titoli pesanti in carriera ne ha alzati parecchi e conosce molto meglio di Gavrilova come gestire emotivamente certe situazioni per lei ancora sconosciute. Recuperato immediatamente il ritardo, si è poi tenuta avanti senza problemi fin quando sul 3-2 un nuovo complicato game della ventiquattrenne di origine russa non le ha portato il break rivelatosi poi decisivo. Un doppio fallo, il nono della sua partita, ha confezionato il punto del 4-2 e l’allungo sul 5-2 ha poi avuto tutti i presupposti per la fine dell’incontro poco più tardi. Sul 5-3, un game a zero l’ha portata al successo.

Gavrilova, amareggiata ma molto carina nel complimentarsi più volte con la connazionale, avrà modo di rifarsi. Il suo gioco è complicato, perché anche oggi si è visto che deve essere al 100% per quasi tutto l’incontro o contro una top-player non ha il gioco per costruirsi punti facili. Però ha una dedizione al lavoro ed un coraggio (leggasi anche alla voce “capacità di saper soffrire”) che non possono non regalarle un momento speciale.

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