WTA Norimberga: Bertens, un bis che è una benedizione

Kiki Bertens si conferma campionessa nel WTA International di Norimberga, ossigeno puro in vista del Roland Garros dove avrà da difendere una semifinale.

Una vittoria che è una benedizione pura, dopo la semifinale raccolta a Roma. Kiki Bertens ha di che esultare per aver confermato il titolo a Norimberga, nel WTA International tedesco che fa da anteprima al Roland Garros.

Lo scorso anno la tennista olandese aveva fatto un inizio di stagione strepitoso, passando sempre dalle qualificazioni e cogliendo vittorie molto importanti come quella su Karolina Pliskova ed Anastasia Pavlyuchenkova a Miami oppure contro Angelique Kerber al Roland Garros. Proprio in Francia aveva ottenuto il risultato più importante, con una semifinale (ben giocata) contro Serena Williams. Quel risultato le ha permesso di entrare in top-30, da dove ha faticato a crescere su quei ritmi.

Il grande sforzo fisico ha chiesto il conto nella seconda metà della stagione, con la stessa Bertens a confessare di essersi sentita senza benzina già dopo le Olimpiadi. In questo 2017 è successo l’opposto, con solo due occasioni in cui aveva colto due vittorie nella stessa settimana nei primi 13 tornei. C’era tanta pressione, essere una giocatrice nei pressi delle prime 20 del mondo è diverso che essere un’outsider da terza/quarta fila. Non appena però ha ritrovato la terra rossa, le vittorie sono di colpo tornate.

Adesso arriverà la fase più difficile, perché senza i 780 punti uscirà dalle prime 30 del mondo. Grazie però alla semifinale di Roma ed al bis a Norimberga, in una partita che è stata una vera formalità contro l’inesperta Barbora Krejcikova (numero 257 del mondo), ha collezionato 630 punti, evitando dunque il crollo drastico che fino a fine aprile l’avrebbe vista a rischio delle prime 70.

Il 6-2 6-1 di oggi, in meno di un’ora, porta all’olandese il terzo titolo in carriera dopo Norimberga 2016 e Fes 2012. Soprattuto vale il best ranking di numero 18 al mondo. Probabilmente sarà più indietro tra 2 settimane, ma questi ultimi risultati sono un vero toccasana per il morale.

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