1 maggio 2010: Gulbis sfiora la doppia impresa

E cioè battere Federer e Nadal in uno stesso torneo: ma a Roma, nel 2010, Rafa doveva riprendersi un trono.

Non sono molti i tennisti che sono riusciti a battere sia Federer che Nadal nello stesso torneo: Djokovic c’è riuscito ben 5 volte (Montréal 2007, Indian Wells e US Open 2011, ATP World Tour Finals 2013 e 2015), Nalbandian l’ha fatto due volte di fila (Madrid e Parigi Bercy 2007), Davydenko pure due volte di fila, nel miglior torneo della sua carriera (le ATP World Tour Finals 2009 e Doha 2010) e poi Andy Murray nel 2010 a Toronto. Qualche mese prima di Murray ci stava per riuscire un tennista che è stato pochissimo in top 10, non si è mai avvicinato alla top 5 e che ha giocato una sola semifinale Slam in carriera: Ernests Gulbis, che al secondo turno degli Internazionali BNL d’Italia sconfisse Roger Federer dopo che lo svizzero aveva vinto il primo set 6-2 e dopo essersi liberato anche di Volandri e Feliciano López era arrivato fino in semifinale, la prima in un Masters 1000 e appena la quarta in carriera, nella quale si trovava di fronte a Rafael Nadal.

Ma Gulbis non è mai stato un tennista come gli altri, e il 1° maggio del 2010, di fronte al re della terra battuta (seppur detronizzato), giocò una delle partite più belle delle sua carriera: 2 ore e 47 minuti – perfetto contraltare allo scarso spettacolo dell’altra semifinale, Ferrer-Verdasco – di tennis spettacolare, nel più classico contrasto di stili. Nadal parte forte, va avanti di un break, lo perde, ma lo riconquista e stavolta lo porta fino in fondo: è ad un set dalla quinta finale a Roma, ma Gulbis non ha intenzione di arrendersi, e in pochi minuti è 3-0 per il lettone, che non si guarda più indietro e chiude 6-3. Il terzo set è più equilibrato di quanto si possa immaginare, perché Gulbis è lanciatissimo col servizio e non lascia giocare Nadal come vorrebbe: ma è il 2010, e Nadal una partita così difficilmente la perde: sul 5-4 va avanti 0-40 e al primo match point può festeggiare l’ennesima finale sul rosso.

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