Fed Cup: Repubblica Ceca e Bielorussia per sorprendere

Nel weekend spazio alla Fed Cup: dalle semifinali del World Group 1 ai play off per rimanere nel World Group 2, tante sfide in bilico. L'Italia unica nazionale che non dovrebbe correre rischi.

Le semifinaliste del World Group


USA – REPUBBLICA CECA (Saddlebrook Resort, Florida, USA)
precedenti: 9-2 USA (ultime vittorie Cecoslovacchia: 1983-1985), 3-1 sulla terra

Coco Vandeweghe                   Katerina Siniakova
Lauren Davis                             Kristyna Pliskova
Shelby Rogers                            Denisa Allertova
Bethanie Mattek Sands           Marketa Vondrousova
cap. Kathy Rinaldi                    cap. Petr Pala

Avessimo scritto una settimana o dieci giorni fa, avremmo probabilmente dato questa percentuale: 90%/10% USA. Poi è successo che Marketa Vondrousova, giovanissimo talento classe 1999, ha deciso di battere il primo colpo a Biel aggiudicandosi il primo titolo della carriera e Petr Pala, nonostante non abbia con sé neppure una rappresentante del glorioso ciclo recente, può guardare con moderato ottimismo alla serie. Proprio la diciassettenne sembra favorita, ad oggi, per un posto in singolare assieme a Katerina Siniakova, viste anche le difficoltà di Kristyna Pliskova a giocare sulla terra. La tentazione di invidiare il capitano della Repubblica Ceca è forte: pur schierando la squadra C, ha degli assi nella manica.

Coco Vandeweghe non è più quella dell’Australian Open, Lauren Davis sulla terra potrebbe faticare di più nonostante non sia europea ma americana (ergo: verde invece che rossa), Shelby Rogers è quella che forse potrebbe trovarsi meglio di tutte avendo 2 finali WTA su questa superficie e dopo aver raggiunto i quarti a Parigi lo scorso anno. In più la presenza della numero 1 del mondo Bethanie Mattek Sands, in doppio, garantisce comunque una buona ancora di salvataggio anche nel caso di punto decisivo sul 2-2. Insomma, Stati Uniti ancora avanti, ma distacco che si è notevolmente ridotto.

Percentuali: 60% USA/40% Repubblica Ceca.

BIELORUSSIA – SVIZZERA (Chizhovka Arena, Minsk, Bielorussia)
precedenti: 2-1 Svizzera (unico successo Bielorussia nel 1995 in Spagna)

Aliaksandra Sasnovich            Timea Bacsinszky
Aryna Sabalenka                       Viktorija Golubic
Olga Govortsova                      Belinda Bencic
Vera Lapko                                Martina Hingis
cap. Eduard Dubrou                 cap. Heinz Guenthardt

Victoria Azarenka ha rifiutato un posto nella tribuna vip perché vuole vivere questo momento assieme alle proprie compagne, in panchina. La ex numero 1 del mondo, ormai prossima al rientro, ha già incontrato il proprio team per caricarle al massimo chiarendo già che vuole giocarsi la finale. Sarà un match storico, perché la Bielorussia non era mai arrivata a questo livello, mentre la Svizzera potrebbe tornare in finale dopo quella persa nel 1998 contro la Spagna, il miglior risultato di sempre. La squadra ospite però arriva con tanti dubbi, primo tra tutti le condizioni delle 3 singolariste: Belinda Bencic è in grande difficoltà nel tour WTA, scesa oltre la centotrentesima posizione; Timea Bacsinszky a Biel ha giocato solo il doppio per non gravare sul polso infortunatosi ad Indian Wells; Viktorija Golubic ha perso nettamente da Aliaksandra Sasnovich. Quest ultima prima è stata ottima “spalla” di Azarenka, poi ha vestito i panni di eroina in 2 occasioni su 2: contro il Canada, nel primo turno del World Group 2, contro l’Olanda nel primo turno del World Group 1. Le responsabilità saranno ancora su di lei, nella speranza per le padrone di casa che Aryna Sabalenka, classe 1998, possa ripetere le prestazioni del primo turno e trovare almeno 1 punto nei 2 singolari. Ci dovrebbe essere molto equilibrio, probabile dunque una conclusione almeno alla quarta partita. Ci sbilanciamo: Azarenka potrà giocare la finale.

Percentuali: 65% Bielorussia/35% Svizzera.

I playoff per il World Group 1


FRANCIA – SPAGNA (Halle André Vacheresse, Roanne, Francia)
precedenti: 5-4 Spagna, 1-1 indoor

Kristina Mladenovic         Sara Sorribes Tormo
Alizé Cornet                        Silvia Soler Espinosa
Pauline Parmentier            Olga Saez Larra
Amandine Hesse                Maria José Martinez Sanchez
cap. Yannikh Noah            cap. Conchita Martinez

Dopo la lunga scia di polemiche, non ancora esauritasi, sulle vicende della federazione francese e del caos convocazioni con la chiamata di Caroline Garcia (che poche ore prima si era data infortunata anche, probabilmente, per non rischiare una squalifica di 5 anni secondo le nuove norme federali) ed il rifiuto di Oceane Dodin (lei sì a rischio, ora), Yannikh Noah vuole salvare la faccia ed evitare l’onta della retrocessione nel World Group 2 dopo che la squadra era stata ad un solo punto dal vincere la Fed Cup nel 2016.

Decidere di giocare sulla terra contro la Spagna non è mai una cosa semplice, ma in un colpo solo sia Garbine Muguruza che Carla Suarez Navarro che Lara Arruabarrena si sono tirate fuori. Risultato? La prima singolarista sarà Sara Sorribes Tormo. Kristina Mladenovic avrà molte delle responsabilità, perché Alizé Cornet nella competizione a squadre ha un record molto negativo e non va tanto meglio con Pauline Parmentier, mentre dall’altra parte oltre a Sorribes Tormo (semifinalista a Bogotà) c’è tutta l’esperienza di Silvia Soler Espinosa. Il punto forte delle francesi dovrebbe essere il doppio, visto che Mladenovic e Cornet hanno già giocato (e vinto) assieme, ma le spagnole hanno comunque la carta Martinez Sanchez, doppista di ottimo livello.

Francia favorita, ma in caso di piccolo passo falso tutte le carte si potrebbero rimescolare e le certezze delle transalpine crollare.

Percentuali: 70% Francia/30% Spagna.

RUSSIA – BELGIO (Small Sports Arena “Luzhniki”, Moscow, Russia)
precedenti: 3-1 Belgio, 3-0 2000-2001-2006, unico successo Russia 1968

Elena Vesnina                                   Elise Mertens
Anastasia Pavlyuchenkova           Maryna Zanevska
Daria Kasatkina                                Alison Van Uytvanck
Anna Blinkova                                  An-Sophie Mestach
cap. Anastasia Myskina                 cap. Dominique Monami

Il Belgio ha fatto tanto e bene per arrivare a giocarsi l’occasione di accedere al World Group dopo i fasti di Kim Clijsters e Justine Henin, ma la trasferta in Russia sa tanto di mission impossible. Lo era anche quella in Romania, priva però di Simona Halep, eppure Kristen Flipkens, Yanina Wickmayer e Elise Mertens avevano confezionato uno storico successo per 3-0. Stavolta, sul veloce di Mosca, mancheranno 2 delle 3 protagoniste ed alla sola top-100 presente (Mertens) sarà difficile tenere testa ad un gruppo di russe in grado di vincere tanto nell’ultimo mese.

Elena Vesnina vorrà ripartire dopo il successo di Indian Wells e la sfortuna patita nelle due successive sfide, Anastasia Pavlyuchenkova è reduce dal titolo a Monterrey (il quarto in Messico su 9 in carriera) e Daria Kasatkina dalla prima affermazione della carriera a Charleston. La squadra di Anastasia Myskina è grande favorita per il passaggio del turno, probabilmente anche per un 3-0 secco.

Precentuali: 90% Russia/10% Belgio.

GERMANIA – UCRAINA (Porsche Arena, Stuttgart, Germania)
precedenti: 1-0 Germania, 2004

Angelique Kerber             Elina Svitolina
Laura Siegemund             Lesia Tsurenko
Julia Goerges                    Olga Savchuk
Carina Witthoeft              Nadiia Kichenok
cap. Barbara Rittner        cap. Mikhail Filima

L’Ucraina rivuole il World Group 1 dopo 5 anni di assenza ed a Stoccarda cerca il colpo grosso contro una Germania rimaneggiata, ormai priva del suo quartetto che nel 2014 l’aveva portata fino alla finale e che deve per forza contare su Angelique Kerber, assente a febbraio nella sfida persa alle Hawaii contro gli USA. Alla numero 1 del mondo, però, dovrà riuscire il successo contro Elina Svitolina, che l’ha battuta negli ultimi 3 precedenti ed ha un bilancio di 5-5 nei confronti diretti e quella Tsurenko che in Australia la fece dannare già al primo turno. Siegemund sulla terra sa esprimere il suo miglior gioco, è favorita su Goerges e chissà che nel quarto incontro non venga fuori una battaglia contro Tsurenko come quella di Charleston, un 6-7 6-2 7-6 di tre ore e venti. Molta incertezza sull’esito finale, buone probabilità che si debba fare i conti con un doppio decisivo. Diamo favorita la Germania, ma di nulla.

Percentuali: 55% Germania/45% Ucraina.

SLOVACCHIA – OLANDA (AEGON Arena, Bratislava, Slovacchia)
precedenti: 2-1 Olanda, 1-0 su terra indoor

Dominika Cibulkova             Kiki Bertens
Kristina Kucova                     Richel Hogenkamp
Jana Cepelova                        Cindy Burger
Rebeka Sramkova                Arantxa Rus
cap. Matej Liptak                 cap. Paul Haarius

Bruttissimo colpo, per il team slovacco, la rinuncia di Dominika Cibulkova. La numero 4 del mondo aveva deciso ad inizio anno di rinunciare alla Fed Cup per questa stagione, ma la possibilità concreta di rientrare nel World Group 1 grazie alla grande prestazione della sua nazionale a Forlì l’aveva riportata sui suoi passi. Adesso però la notizia di un problema al polso destro che l’ha portata in allenamento ad usare un tutore ed ad impugnare la racchetta con la sinistra. Non c’è rottura ma solo un gran dolore a seguito di un tentativo di recupero di una palla corta in allenamento un paio di giorni fa. Da verificare, al termine della settimana, la reale entità e se potrà prendere parte ai prossimi tornei WTA come Stoccarda e Madrid, dove tra l’altro fece finale nel 2016. Intanto però il capitano slovacco Liptak non ha ancora scelto la sostituta, verosimilmente Anna Karolina Schmiedlova, e l’Olanda di colpo balza alla pari nello spareggio. Kiki Bertens non sembra la giocatrice devastante dello scorso anno, ma il gruppo è lo stesso che Paul Haarius ha plasmato e che gli ha dato enormi soddisfazioni dal 2013 al 2016, dunque le olandesi potrebbero anche farcela a mantenere il World Group.

Percentuali: 60% Olanda/40% Slovacchia.

I playoff per il World Group 2

La squadra azzurra di Fed Cup (foto Costantini)

La squadra azzurra di Fed Cup (foto Costantini)

ITALIA – TAIWAN (Circolo Tennis Barletta, Barletta, Italia)
precedenti: 1-0 Italia

Sara Errani                             Ya Hsuan Lee
Jasmine Paolini                    Chien Yu Hsun
Martina Trevisan                 Ching Wen Hsun
Camilla Rosatello                 Chia Jung Chuan
cap. Tathiana Garbin           cap. Shi Ting Wang

Non è per essere troppo ottimisti, ma viene davvero difficile pensare che Taiwan, con una sola giocatrice in top-300 nel ranking (Lee, numero 300) possa anche solo vincere un match. Dilaniata dalle gravi assenze dovute ad un’enormità di problemi interni, la squadra asiatica si presenta a Barletta senza alcuna speranza di salvare il World Group 2 che dovrebbe rimanere tranquillamente nelle mani azzurre, squadra che comunque si presenterà molto rimaneggiata e senza top-100 ma con l’esordio assoluto di Camilla Rosatello.

Percentuale: 100% Italia/0% Taiwan.

ROMANIA – GRAN BRETAGNA (Tenis Club IDU, Constanta, Romania)
precedenti: 4-1 Romania, 3-0 su terra, ultimi 3 precedenti in gruppi zonali

Simona Halep                           Johanna Konta
Irina Camelia Begu               Heather Watson
Monica Niculescu                   Laura Robson
Sorana Cirstea                         Jocelyn Rae
cap. Ilie Nastase                      cap. Anne Keothavong

Si gioca per rimanere nel World Group 2, eppure questa è l’unica sfida di tutto il weekend che vedrà 2 top-10 all’opera: Simona Halep e Johanna Konta. Nel complesso il parco giocatrici chiamate è molto buono, con 4 top-100 per la Romania ed 1 per la Gran Bretanga, con però Heather Watson appena fuori. Le ospiti cercano il ritorno nel World Group dopo 25 anni di assenza, ma dovranno faticare per cercare quantomeno di non veder chiuso il discorso dopo i singolari, nel tentativo di portare tutto al doppio definitivo.

Percentuali: 70% Romania/30% Gran Bretagna

SERBIA – AUSTRALIA (Kristalna Dvorana Sports Hall, Zrenjanin, Serbia)
precedenti: 0-0

Aleksanda Krunic                  Daria Gavrilova
Nina Stojanovic                      Ashleigh Barty
Ivana Jorovic                          Destanee Aiava
Dejana Radanovic                Casey Dellacqua
cap. Tatjana Jecmenica        cap. Alicia Molik

Sfida interessantima quella di Zrenjanin tra Serbia ed Australia, con tante giovani tra le convocate dove spicca anche Destanee Aiava, all’esordio assoluto lei che è classe 2000. Oltre a lei ci sono Ivana Jorovic, classe 1997; Nina Stojanovic ed Ashleigh Barty, 1996; Daria Gavrilova ed Aleksandra Krunic 1993. Molto incerto l’esito, perché Krunic in nazionale sa esaltarsi e Gavrilova vuole a tutti i costi i primi successi con la maglia dell’Australia. Servirà l’apporto delle seconde linee e forse Barty può far valere una potenza maggiore rispetto alle avversarie. Si dovessero ribaltare i pronostici, in caso di 2-2 le ospiti sarebbero grandi favorite col doppio Barty-Dellacqua, qualunque sia la scelta delle padrone di casa.

Percentuali: 60% Australia/40% Serbia.

CANADA – KAZAKISTAN (Uniprix Stadium, Montreal, Canada)
precedenti: 0-0

Francoise Abanda                 Yulia Putintseva
Bianca Andreescu                  Yaroslava Shvedova
Katherine Sebov                   Galina Voskoboeva
Gabriela Dabrowski              Kamila Kerimbayeva
cap. Sylvain Bruneau            cap. Dias Doskarayev

Ghiotta chance per il Kazakistan di ottenere il pass per il World Group 2. Le ragazze di Dias Doskarayev sfideranno in trasferta un Canada privo di Eugenie Bouchard e con 2 giovani di grande interesse come Bianca Andreescu e Katherine Sebov, con la prima che ha dominato nella fase a gironi di febbraio in Messico. Yulia Putintseva e Yaroslava Shvedova però dovrebbero portare almeno 1 punto a testa, in caso poi dell’eventuale doppio gli equilibri potrebbero rimescolarsi.

Percentuali: 70% Kazakistan/30% Canada.

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