Coppa Davis, quarti: la Serbia chiude i conti ed è in semifinale, Usa ancora vivi

Nella seconda giornata dei quarti di Coppa Davis la Serbia chiude i conti ed affronterà la Spagna. Nello scontro di Brisbane gli australiani non chiudono, saranno necessari gli ultimi singolari.

Australia – Stati Uniti 2-1 (Raffaello Esposito)

J. Sock-S. Johnson b. J. Peers-S. Groth 3-6 6-3 6-2 2-6 6-3

Seconda giornata nei quarti di World Group in Coppa Davis. A Brisbane l’Australia, in vantaggio 2-0 dopo i singoli del venerdì grazie alla sorprendente vittoria di Jordan Thompson su Sock e a quella più prevedibile di Nick Kyrgios contro Isner, ha mancato il primo match point che vale la semifinale.
Nella mattinata italiana Sam Groth e John Peers (numero 2 mondale della specialità) hanno lottato per cinque set senza riuscire battere la coppia statunitense formata da Jack Sock e Steve Johnson.
Sam Querrey, inizialmente previsto come partner di Johnson, è stato sostituito dal capitano USA Jim Courier da Sock, considerato probabilmente più efficace in questa specialità visti i risultati ottenuti in passato insieme al canadese Vasek Pospisil.
Più doppisti gli australiani nel senso classico del termine, mentre gli statunitensi si sono affidati ad una coppia di singolaristi, puntando sull’efficacia al servizio e la pericolosità in risposta. E dopo due ore e mezza cinque set di battaglia hanno avuto ragione loro. Ogni singolo parziale è scorso via velocemente, gli australiani vanno avanti per primi e un break ai danni di Sock decide il primo parziale. Gli statunitensi però entrano pienamente in partita nel secondo parziale, rispondono bene e un break sul superservizio di Groth consente il riaggancio. La tattica statunitense, appoggiata sulla superiorità negli scambi dal fondo, ha successo nel terzo, quando Sock è Johnson scappano subito sul 4-0 senza più farsi riprendere. L’atmosfera si scalda, con i rispettivi capitani che più di una volta sembrano sul punto di entrare in campo come ai tempi loro. Il pubblico spinge i propri beniamini ad una reazione che avviene impetuosa nel quarto parziale, nel quale i canguri restituiscono il secco 6-2 subìto in precedenza rimandando tutto al decider.
Ma sono gli statunitensi ad azzeccare lo scatto decisivo, la loro superiorità in risposta decide il match quando nel quinto gioco tre vincenti in questo fondamentale fruttano un break a zero su servizio Peers.
È il momento chiave, Johnson decide. salvando una pericolosa palla break e chiudendo poco dopo il match con un dritto passante che vale la sopravvivenza per il team USA.

Serbia – Spagna 3-0 (Cristina Pozzoli)

V. Troicki-N. Zimonjic b. P. Carreno Busta-M. Lopez 4-6 7-6(4) 6-0 4-6 6-2

Nella seconda giornata dedicata ai doppi dei quarti di finale del World Group, all’Aleksander Nikolic Arena di Belgrado, con la Serbia in vantaggio 2-0 dopo i primi due singolari, per la Spagna il doppio è l’ultima spiaggia. Conchita Martinez sceglie così di cambiare la formazione del doppio e sostituisce il diciannovenne Jaume Minaur affiancando Pablo Carreno Busta, numero 19 della classifica ATP di specialità, al connazionale Marc Lopez, numero 16.

Serve per prima la Serbia ed è Troicki ad aprire le danze seguito da Carreno Busta. Entrambi tengono la battuta facilmente scegliendo di rimanere a fondo in uscita dal servizio e vince il punto il giocatore che riesce a tagliare fuori dallo scambio l’avversario a rete permettendo al proprio compagno di intervenire. Lo schema cambia nel terzo game con Zimonjic che invece segue sempre il servizio a rete. La tattica paga però solo sulla prima di servizio mentre sulla seconda è la coppia spagnola, molto aggressiva in risposta, a portare a casa il punto. Costretto a forzare con la seconda palla, il capitano-giocatore serbo commette due doppi falli consecutivi con i quali regala palla break e game alla coppia ospite. Basta questo a decidere le sorti del primo parziale in favore degli spagnoli, più completi con Lopez che a rete si muove come un gatto ben coperto alle spalle da Carreno Busta. La coppia serba invece si regge solo sulla solidità di Troicki poco supportato dal suo compagno quasi mai decisivo in risposta e spesso troppo lento nei pressi della rete. I 28 errori non forzati da parte serba (contro i 19 degli avversari) che fanno la differenza, portano per lo più la sua firma.

Nel secondo parziale l’equilibrio si spezza nel settimo game ed è Troicki a cedere il servizio complice il suo compagno che a rete non chiude e si fa infilare. La Spagna però spreca subito il vantaggio con Lopez che incappa in un turno di battuta disastroso facendosi mettere con le spalle al muro dai suoi avversari che rispondono alla grande e gli strappano il servizio a zero. Il tie-break gira inizialmente in favore della Spagna ma poi Lopez cede i suoi punti al servizio mentre esce l’esperienza di Zimonjic che tiene i suoi. La coppia serba ormai in fiducia chiude il tie-break con una risposta fenomenale di dritto di Troicki che da destra infila Lopez che può solo guardare passare la palla.

Il 6-0 con cui si chiude il terzo set per i padroni di casa la dice tutta sul crollo degli ospiti con Lopez inesistente e Carreno che può fare ben poco lasciato da solo in balia dei suoi avversari.

La Spagna però non deraglia e nel quarto set si ripristina l’equilibrio che ha caratterizzato i primi due parziali. Lopez riemerge dal baratro in cui era precipitato e Carreno Busta ritrova la solidità iniziale. Dall’altra parte della rete la coppia serba fa la sua parte fino al decimo game quando Zimonjic accusa un sanguinoso passaggio a vuoto cedendo a zero il servizio e il set agli spagnoli. Nel quinto set, però, è soprattutto grazie ad uno straordinario Troicki a ridare forza al duo serbo che vola subito avanti 2-0 e sul 3-1 trova il secondo break che li porterà a servire per (ed a chiudere) il match pochi minuti più tardi.

Con la vittoria 3-0 in virtù dei successi nei primi due singolari, è così decisa la prima semifinale che vedrà la Serbia opposta alla Francia in trasferta, anch’essa vincitrice 3-0 contro la Gran Bretagna. L’ultima volta che si incontrarono fu per la finale del 2010 vinta da Djokovic e compagni a Belgrado.

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