Up&Down: Sramkova ed Estrella Burgos sugli scudi, Thiem in calo

Bene, benissimo Rebecca Sramkova e Victor Estrella Burgos. La Bielorussia sogna anche senza Victoria Azarenka. Thiem ancora non pervenuto.

UP

Rebecca Sramkova

Senza Dominika Cibulkova, con Jana Cepelova a pezzi e Anna Karolina Schmiedlova in una crisi senza fine, capitan Matej Liptak poteva affidarsi solo a due componenti della squadra per sbancare il PalaGalassi di Forlì: la cara vecchia Daniela Hantuchova e l’esordiente Rebecca Sramkova. Se la prima ha dovuto soltanto passeggiare su quel che restava di Sara Errani, Sramkova ha invece spaccato in due la serie prendendo a pallate sia Sarita che Francesca Schiavone. Numero 119 del ranking, la ventenne di Bratislava ha mostrato qualità importanti ed è probabile ed è difficile pensare sia stato soltanto un weekend di grazia.

Victor Estrella Burgos

Non c’è niente da fare: a Quito Victor Estrella Burgos non sa perdere. Terzo titolo di fila in Ecuador, quindici vittorie consecutive e ritorno nella top 100 dopo un anno privo di grandi soddisfazioni. Dopo aver vinto il torneo lo scorso anni infatti il dominicano ha imboccato un periodo di vacche magre mettendo in fila pochissime vittorie e scivolando sempre più in basso nel ranking. Ma non c’è classifica che tenga quando si ritrova sui campi dell’Ecuador Open, ne hanno fatto le spese Andrej Martin, Ivo Karlovic, il nostro Federico Gaio, Thomaz Bellucci e anche Paolino Lorenzi in finale. Insomma in Ecuador splende sempre Estrella.

Squadra bielorussa di Fed Cup

Non c’è Vika Azarenka? Nessun problema, le bielorusse di Eduard Dubrou sanno fare di necessità virtù e così alla Chizhovka Arena di Minsk ci hanno pensato Aliaksandra Sasnovich e Aryna Sabalenka a trascinare la squadra in semifinale, ai danni di un’Olanda inevitabilmente Bertens-dipendente. Ad aprile toccherà alla Svizzera di Bacsinszky, Bencic e Hingis e l’impresa appare proibitiva, ma occhio alle outsiders che hanno dimostrato di poter dire la loro.

DOWN

Garbine Muguruza

La sfida tra Repubblica Ceca e Spagna era incentrata sul duello tra la campionessa dell’ultimo Roland Garros e Karolina Pliskova, forse antipasto di una futura rivalità per il controllo del trono WTA. Lo scontro diretto invece è stato molto deludente a causa della pessima prova di Garbine, travolta 6-2 6-2 dopo aver già lasciato un set a Barbora Strycova nel primo singolare. Dopo l’insufficiente Australian Open arriva anche la bocciatura in Fed Cup, per un inizio di 2017 decisamente non ancora all’altezza delle aspettative.

Dominic Thiem

Lo scorso anno gli fu rimproverato un eccessivo stakanovismo, pagato con gli interessi nella seconda parte di stagione, in cui ha raccolto pochissimi punti e vittorie. Non molto saggiamente, l’austriaco ha infarcito di impegni i suoi primi mesi stagionali e questo fa capire come la lezione non sia stata ben recepita. Di sicuro però non avrà problemi di fatica se dovesse affrontare tutti i tornei come fatto a Sofia, battuto con un doppio 6-4 da Nikoloz Basilashvili, a cui vanno fatti sì i complimenti ma che un giocatore da top 10 – e che aspira a qualcosa in più – deve battere.

Squadra italiana di Fed Cup

“Down” rischiamo di andare per davvero perché la sconfitta casalinga con la Slovacchia ci costringerà a giocare gli spareggi di aprile per evitare di finire nei gruppi zonali. Il weekend di Forlì è stato probabilmente l’ultimo in squadra per Francesca Schiavone, a cui vanno i più sentiti ringraziamenti, mentre Sara Errani adesso dovrà pensare a ritrovare la salute e la condizione e chissà come ci presenteremo in campo tra due mesi. Tathiana Garbin dice che le giocatrici ci sono e non bisogna fare drammi, ma la realtà sembra ben diversa. Saremmo lieti di essere smentiti.

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