Up&Down: Darcis sbrana la Germania, Shapovalov da dimenticare

Up&Down della settimana, con uno sguardo particolare al weekend di Coppa Davis - Darcis e Berlocq da copertina - senza dimenticare il circuito WTA.

UP

Steve Darcis

Lo squalo ha fatto a brandelli la Germania: senza David Goffin il Belgio si aggrappava a Darcis e lui non ha tradito. Prima ha battuto Philipp Kohlschreiber nel singolare d’apertura, poi ha chiuso i conti con una vittoria ancor più bella e prestigiosa contro il giovane Alexander Zverev. Già due anni fa era stato eroico portando la squadra di Van Herck in finale con il successo su Delbonis nella semifinale thriller contro l’Argentina, si ripete a Francoforte sovvertendo un pronostico non a senso unico ma quasi.

Kristina Mladenovic

Ha dovuto attendere un po’, ma a piccoli passi Kristina “Kiki” Mladenovic è finalmente giunta a sollevare il suo primo trofeo in singolare. Dopo i primi successi in doppio misto – due titoli Slam in coppia con Daniel Nestor – e in doppio – lei e Caroline Garcia formano una delle migliori coppie del circuito – è arrivata anche l’affermazione personale con il titolo Premier a San Pietroburgo, dopo tre finali perse negli ultimi due anni. Per farcela ha dovuto piegare Venus Williams e Roberta Vinci, soffrendo moltissimo in finale contro Yulia Putintseva; alla fine però il torneo russo è nelle sue mani e chissà che non sia il trampolino di lancio per qualcosa di più grande.

Carlos Berlocq

L’Argentina non ce l’ha fatta, ma il weekend del giocatore di Chascomus resta da incorniciare: è stato il migliore nel doppio di sabato e straordinariamente generoso nel singolare di domenica, in cui ha battuto il nostro Paolo Lorenzi con il più classico del tennis “operaio”, fatto di grinta e cuore infiniti. Bene per noi che Fognini abbia rimontato Guido Pella nel singolare decisivo, ma in fondo spiace un po’ per “Charlie”, che non si è risparmiato nemmeno in panchina facendo un tifo matto per i compagni di squadra.

DOWN

Fratelli Zverev

Se il Belgio gode a sorpresa, piange la Germania che si fa soffiare in casa il passaggio ai quarti di finale. Un weekend nero soprattutto per i fratelli Zverev che perdono tre dei quattro “rubber” in cui si sono visti impegnati: Mischa, reduce da un maestoso Australian Open, non è riuscito a trascinare il fratellino nel doppio contro Bemelmans e De Loore e ha perso anche il quarto – e comunque inutile – match; Sascha si è fatto incartare dal rovescio slice di Darcis e almeno per adesso non dimostra un gran feeling con la Coppa Davis, in cui ha vinto un solo incontro su cinque disputati.

Simona Halep

Peggio di così il 2017 di Simona Halep non poteva iniziare: prima la sconfitta al primo turno degli Australian Open contro Shelby Rogers, adesso il ritiro dal torneo di San Pietroburgo in cui era numero 1 del seeding e dunque prima favorita. Il problema della rumena si chiama ginocchio sinistro e da qualche tempo a questa parte non le permette di esprimersi al meglio. Non giocherà in Fed Cup e nemmeno i tornei di Doha e Dubai, nella speranza di ripresentarsi in condizioni ottimali per Indian Wells.

Denis Shapovalov

La pallata con cui ha colpito il giudice di sedia in pieno volto ha già fatto il giro del mondo e resterà sempre scolpito nella memoria di tutti gli appassionati. Per sua fortuna Shapovalov è giovanissimo e ha tutte le qualità per farsi ricordare in futuro per motivi ben più nobili, non va demonizzato ma è stato – e sarà – giustamente punito, sperando che il brutto episodio di Ottawa faccia riflettere su alcuni comportamenti – pallate selvagge e racchette lanciate – su cui troppo spesso si lascia correre.

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