Chi sono gli under 21 che si sono qualificati agli Australian Open?

Al via lunedì il primo turno degli Australian Open che vedrà schierati 7 under 21 provenienti dalle qualificazioni.

Chi sono i giovani qualificati all’Australian Open e soprattutto quante possibilità hanno di passare il primo turno? Qui di seguito una breve rassegna degli under 21 che affronteranno per la prima volta uno Slam o che non sono ancora noti sui grandi palcoscenici.

Reilly Opelka: per il tennista statunitense sarà un vero e proprio esordio in uno Slam. Dopo aver battuto il talentuoso norvegese Casper Ruud ed aver passato i 3 turni di qualificazione senza perdere nemmeno un set, Opelka affronterà il belga David Goffin, 11 del ranking. Match molto impegnativo per il vincitore di Wimbledon junior  2015. Lo statunitense dovrà stare concentrato dall’inizio alla fine trovandosi  sì di fronte un giocatore leggero per il tennis moderno, ma anche molto rapido e capace di recuperare qualsiasi palla. E per un bombardiere che punta molto su servizio e dritto, infatti viene spesso definito come il “nuovo Isner” proprio per  la sua altezza(2.11 m)ed il servizio potente, se l’avversario inizia a rispondere e farti muovere può essere un problema. Opelka attualmente è numero 208 del ranking.

Alexander Bublik: il tennista kazako, classe 1997, dopo aver affrontato un terzo turno impegnativo contro la giovane speranza coreana Duckhee Lee, troverà nel primo turno il francese Lucas Pouille, protagonista di una fantastica stagione che lo ha portato da numero 78 del mondo a 16. Anche qui il pronostico pare molto chiuso a meno che Pouille non dia ritmo all’avversario ed allora nulla si può dire. Bublik è esploso quest’anno ad ottobre  nel torneo di Mosca in cui, partendo dalle qualificazioni, è arrivato fino ai quarti di finale. Il kazako, che risiede a Mosca, vanta un ottimo servizio, un rovescio molto buono ed alterna spesso smorzate a colpi di pura potenza. Bublik è 204 del ranking.

Frances Tiafoe: questa non è la prima partita in uno Slam per lo statunitense. A Tiafoe infatti l’anno scorso è stata assegnata una wild card per l’US Open e al primo turno ha fatto partita alla pari con John Isner perdendo al quinto. E nel 2015, sempre tramite wild card, ha giocato sia al Roland Garros sia agli US Open perdendo in entrambi i casi. Quest’anno raggiunge il main draw tramite qualificazioni dopo aver battuto Marco Cecchinato ed il connazionale Smyczek ed affronterà Mikhail Kukushkin. Partita non impossibile per lo statunitense dato che il kazako, 98 del ranking, non esce da una stagione entusiasmante e nei due tornei giocati quest’anno ha perso in entrambi i casi al primo turno di qualificazioni. Tiafoe ha ottimi fondamentali, come raccontato nell’articolo a lui dedicato ed attualmente è 108 del ranking.

Ernesto Escobedo: anche per questo tennista statunitense non è la prima partita in un Gran Slam. Agli Us Open 2016, insignito di una wild card, è arrivato al secondo turno poi sconfitto da Kyle Edmund. Il sorteggio gli ha assegnato come avversario il connazionale Daniil Medvedev, 63 del ranking. Nessun precedente fra i due ma un match non impossibile per Escobedo, che ama spingere da fondo e muovere l’avversario ma nelle occasioni  importanti sente “il braccino”. Esemplare il 2015 in cui su ben 8 finali giocate ne ha vinta solo una; quest’anno invece è andato alla pari 2 su 2. Dovrà stare molto attento al servizio del russo e non metterlo mai in palla o accorciare gli scambi perché Medvedev è un bombardiere temibile amante degli scambi brevi e quest’anno ha già raggiunto una finale a Chennai. Attualmente è numero 131.

Noah Rubin: anche questo tennista non è alla sua prima esperienza Slam ma ha esordito proprio negli Australian Open dell’anno scorso e nel migliore dei modi: battendo il francese Benoit Paire allora numero 18 del ranking in 3 set netti anche se la sua corsa si è fermata subito dopo per mano del connazionale di Paire, Pierre-Hugues Herbert. Nel terzo turno di qualificazioni ha battuto Donskoy ed ora si troverà il connazionale Fratangelo, numero 113, proveniente anche lui dalle qualificazioni. Rubin, che ha vinto Wimbledon junior 2014, ha un tennis molto solido e come Fratangelo, vincitore del Roland Garros junior, ha un po’ disatteso le speranze riposte in lui. Il 2016 però è stato per entrambi un anno positivo. Quindi questa partita avrà un esito molto incerto anche se l’unico incontro fra i due, al Challenger di Tiburon quest’anno, è a favore di Fratangelo. Rubin è attualmente numero 200.

Andrey  Rublev: anche la promessa del tennis russo ha già esordito in uno Slam, gli US Open 2015, perdendo al primo turno contro Anderson dopo aver passato le qualificazioni. Rublev quest’anno, dopo aver sconfitto Polansky al terzo turno di qualificazioni, se la vedrà con Yen-Hsun Lu, 60 del ranking. Anche questa è una partita non impossibile per il talentuoso russo se riesce a non farsi intrappolare dalla ragnatela del cinese bensì a comandare il gioco fin dall’inizio. E con un servizio ed un dritto esplosivo come quello del russo, quando in giornata, non si riesce a giocare. Nel 2016 Rublev pare aver trovato una certa continuità giocando due finali, una vinta, nei Challenger e vari quarti. Speriamo riesca finalmente a fare l’exploit che tutti si aspettano. Attualmente è numero 152.

Blake Mott: vera sorpresa di queste qualificazioni ed esordio assoluto in uno Slam per il classe 1996 di Melbourne. Mott nella passata stagione ha vinto il Challenger di Launceston, partendo dalla posizione 721, battendo il kazako Andrey Golubev e fatto finale in tre Futures. Al terzo turno di qualificazioni ha sconfitto Jame Mc Gee ed ora affronterà il francese Richard Gasquet. Partita molto difficile in cui l’australiano dovrà dare prova di riuscire a variare il suo gioco e non rimanere sempre a fondocampo come predilige. Mott, meno noto dei molto più quotati connazionali (Kokkinakis, Kyrgios, Tomic, De Miñaur, Duckworth) ha un tennis pulito con un buon servizio ed un ottimo rovescio ed un atteggiamento mentale molto raro per la sua età. Attualmente è 287 del ranking.

Dalla stessa categoria