Incredibile all’Australian Open: eliminato anche Murray

Sconcertante prestazione di Andy Murray che si ferma agli ottavi di finale degli Australian Open contro un grande Zverev. Era dal 2002 che le prime due teste di serie non arrivavano ai quarti.

M. Zverev b. [1] A. Murray 7-5 5-7 6-2 6-4 (Cristina Pozzoli)

Il numero uno del mondo Andy Murray non vincerà gli Australian Open neanche quest’anno. Nella Rod Laver Arena è stato Mischa Zverev a superare in termini di sorpresa la vittoria di Istomin ai danni di Djokovic. In quattro set, il fratello meno famoso degli Zverev ha vinto una partita che passerà alla storia come uno dei più grandi upset del tennis contemporaneo.

Zverev ha fatto un vero e proprio capolavoro vincendo terzo e quarto set con grandissima autorità ma Murray è stato disastroso al servizio, ed ha avuto un misterioso calo di tensione nel terzo set, quando forse ha ritenuto di aver chiuso la questione vincendo il secondo. Il tedesco ha attaccato Murray senza timori reverenziali dall’inizio alla fine, imponendo il suo gioco e tenendo alta la concentrazione, senza cedere mai a livello fisico. Il numero 50 del mondo è il giocatore con la classifica più bassa a battere il numero uno in uno slam quando l’allora numero 86, Marat Safin (di sangue russo come Mischa), battè Andy Roddick agli Us Open del 2004.

Il match inizia con Murray al servizio che mette subito in chiaro le sue intenzioni: tenere alta la percentuale di prime, magari senza tirarle al massimo, per evitare di farsi attaccare dal tedesco sulla seconda. Lo schema funziona, il britannico sta con i piedi vicino alla riga per non perdere campo e costringe Zverev a scambiare da fondo, cercando di stancarlo più in fretta possibile. Serve il tedesco e si attacca subito alla rete, Murray inizia a trovare le risposte giuste, lo porta ai vantaggi ma finisce lì. Le palle break arrivano nel terzo game, Mischa annulla la prima ma sulla seconda Murray trova un passante straordinario e va 3-1.

Sembra il primo passo verso la fine del set ma Zverev ottiene subito il controbreak giocando un game strepitoso in risposta con una discesa a rete su una seconda morbida di Murray, chiudendo poi due punti direttamente da fondo con due risposte di dritto. Sul 3-4 però Zverev combina un pasticcio, e con un doppio fallo e due volée sbagliate, per lui facili, manda Murray a servire per il set. Ma non finisce qui. Zverev si riporta sotto, infila tre game consecutivi e chiude il set 7-5 giocando in modo molto intelligente, alternando discese a rete letali a palle senza peso da fondo su cui Murray perde il controllo e sbaglia.

Nel secondo parziale Murray va in vantaggio per 3 a 0, complice un calo di tensione prevedibile da parte del tedesco dopo un primo set così teso. Zverev però non si fa travolgere, tiene il servizio e poi lo strappa a Murray, lo riperde e glielo riprende fissando il punteggio sul 4 pari. Murray alza il livello, tiene facilmente il servizio e si procura quattro set point sul servizio del tedesco che li annulla con giocate al limite dell’impossibile. Quando serve per portare il set al tie-break però capitola sotto ai passanti di Murray che chiude 7-5.

Nel terzo parziale ognuno fa il suo fino al 2-2, poi Zverev entra in stato di grazia, chiude una volée dietro l’altra prendendo la rete anche sul servizio di Murray che si lascia letteralmente travolgere subendo un passivo di quattro game consecutivi che segnano un pesantissimo 6-2 in favore del tedesco.

La musica non cambia, Zverev continua a giocare su una nuvola anche all’inizio del quarto set, alterna prime di servizio al centro e ad uscire su cui Murray non trova il campo, chiude volèe impossibili, scende a rete in controtempo sul servizio di Murray e si porta 2-0. Murray rimane in scia con il servizio ma non riesce a trovare soluzioni per togliere sicurezza al tedesco che continua a giocare in modo spettacolare senza dare segni di cedimento. Sul 4-3 Zverev si trova in pericolo sul suo servizio trovandosi 40 pari dopo aver sbagliato uno smash elementare ma ne esce alla grande con due bordate di servizio: 5-3 e palla a Murray. Zverev non molla e costringe il britannico a giocare un game complicato con risposte strepitose in avanzamento prendendo la rete sulle seconde di servizio del britannico che sopravvive solo al quarto vantaggio. Serve Zverev, va subito 0-15 e successivamente 15-30. Ma si riprende e al primo matchpoint serve sul dritto di Murray, che manda fuori la risposta. Il tedesco esulta come se avesse vinto almeno dieci partite del genere, scagliando la palla in tribuna senza urlare la sua gioia.

Due anni fa il tedesco era fuori dalla classifica ATP, oggi vince contro il numero 1 del mondo ottenendo con la qualificazione ai quarti in uno Slam, il miglior risultato della sua carriera tennistica, ricominciata per la seconda volta sulla scia di quella del giovane fratello Alexander che l’ha spinto a riprovarci ancora. Con questa vittoria oggi però è Mischa con il suo gioco spettacolare e quasi d’altri tempi a prendersi, con pieno merito, gli onori della cronaca.

Giornata in un certo senso storica, perché era dal 2008 che almeno uno dei primi due del ranking arrivava a giocarsi il titolo in finale ed era addirittura dal 2002 che almeno uno dei primi due arrivavano ai quarti di finale. Il 2017 si apre quindi con una novità: i dominatori non ci sono più. Ogni torneo può finire in qualsiasi modo. Non è poco dopo anni di one man show.

[12] J.Tsonga b. D.Evans 6-7(4) 6-2 6-4 6-4 (Adriano Spataffi)

Partita inedita quella tra Jo-Wilfred Tsonga e Daniel Evans per l’ottavo di finale giocato all’Hisense Arena: da una parte il francese in cerca del grande successo in uno Slam, finora sempre sfuggito, che però oggi pare più alla portata che mai, dato le prestigiose eliminazioni, dall’altra l’inglese che non vuol frenare la grande crescita di cui è protagonista da diverso tempo.
Entrambi i giocatori provano a imporre il gioco cercando, principalmente con il diritto, di muovere l’avversario soprattutto verso l’angolo del rovescio e di mettere i piedi in campo, non disdegnando discese a rete. Nel primo set nessuno dei due emerge e saranno mantenuti i giochi di servizio, Tsonga si avvicina al break più spesso, con quattro possibilità contro una di Evans, ma sarà il tie-break a decidere il primo set. Qui l’inglese parte meglio in risposta, sale 6-3 e servizio e alla seconda occasione riesce a chiudere aprendosi il campo con il diritto.
Nel secondo set, il primo game sarà il più combattuto ed il più importante ai fini del risultato: Tsonga, in risposta, dimostra di non aver subito il contraccolpo del game perso e costringe l’avversario a una lunga sessione di vantaggi uscendone, infine vincitore. Oltre al break, il francese beneficerà di uno slancio positivo tale da vincere tre game consecutivi, l’ultimo da 15-40, rendendosi irraggiungibile fino al 6-2.
Purtroppo per Evans, il servizio di apertura set lo tradisce ancora, Tsonga, scatta così avanti anche nel terzo riuscendo a tenere Evans dietro alla linea di fondocampo senza concedere mai nemmeno una palla break fino al 6-4 finale. Emblematico il numero delle discese a rete dell’inglese, passate da 16, con 11 successi, nel primo set a 3 sole discese, pur tutte vincenti, nel terzo.
Avanti nel punteggio Tsonga non può che imprimere ancora di più il proprio ritmo alla gara, nel quarto è quasi solamente lui a muovere l’avversario forte dei propri game di servizio, non tanto grazie ai punti diretti arrivati con la prima palla, quanto alla presa di campo successiva, merito spesso dello slice di rovescio, che gli consegna quasi sempre lo scambio in mano. Evans è in difficoltà, si salva al primo game di servizio ma capitola in maniera decisiva al secondo; Tsonga andrà a servire per il 5-4 senza mai aver perso un game di servizio e, senza tremare, conferma la statistica chiudendo con personalità a 0.
Ottima prova del francese, parso in controllo della gara anche nel set che poi avrebbe perso, che si qualifica ai quarti di finale: il Wawrinka di questi giorni potrebbe essere una ghiotta occasione per Tsonga, soprattutto se dovesse mantenere la costanza al servizio vista oggi. Evans invece, pur avendo giocato un buon match, è riuscito solo nel primo set a tenere il livello dell’avversario quando il punteggio era in equilibrio, negli altri, purtroppo per lui, ha equivalso Tsonga solo quando si è ritrovato a rincorrere.

Ottavi di finale

M. Zverev b. [1] A. Murray 7-5 5-7 6-2 6-4
[4] S. Wawrinka vs A. Seppi 7-6(2) 7-6(4) 7-6(4)
[12] J.W. Tsonga b. D. Evans 6-7(4) 6-2 6-4 6-4
[17] R. Federer b. [5] K. Nishikori 6-7(4) 6-4 6-1 4-6 6-3

 

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