Australian Open: Pliskova rischia grosso, Serena passeggia

Si conclude il terzo turno dell'Australia Open. Subito una sorpresa, Cibulkova sconfitta dopo una dura battaglia. Serena Williams facile sulla Gibbs. Konta travolge Wozniacki

[5] K. Pliskova b. J. Ostapenko 4-6 6-0 10-8 (da Melbourne, Diego Barbiani)

Partita incredibile e rocambolesca quella della Margaret Court Arena, con l’Australian Open che ha rischiato di perdere una delle sue grandi protagoniste, Karolina Pliskova, messa in difficoltà da una super Jelena Ostapenko.

Ce l’ha fatta, alla fine, la numero 5 del seeding che bissa il 6-4 6-1 di Cincinnati dello scorso agosto, ma la lettone questa sera è andata vicinissima all’exploit che avrebbe anche meritato. Ottanta i vincenti totali tra le 2, Ostapenko che è stata sempre avanti nel primo set anche grazie ai break ottenuti nel quinto e nel decisivo decimo gioco.

Veemente la reazione della ceca, che nei primi 5 game della seconda frazione vince 20 dei 24 punti giocati e si porta sul 5-0. Le palle profonde e piatte della sua avversaria non incidevano più come prima, lei non perdeva campo e riusciva ad imbastire i suoi attacchi, annullando qualche chance di 5-1 per concretizzare il terzo 6-0 del suo torneo dopo quelli al primo turno contro Sara Sorribes Tormo e contro Anna Blinkova.

Il terzo set sembrava tutto ad appannaggio della ceca, che però è stata colpita sul 2-2 dai bei colpi della sua avversaria che dominerà la scena coi vincenti di rovescio (17 a 6) e sul 4-2 ha preso un nuovo break.

Sul 5-2 e servizio, però, l’incantesimo si è spezzato ed in un attimo si è trovata sotto 5-6. Bravissima a salvarsi dal tracollo, ha poi tenuto testa con 2 game ben giocati. Sul 9-8, però, una brutta partenza le è costata poi la fine. Le troppe seconde palle, vittime costanti dell’aggressione di Pliskova, si sono rivelate fatali. Il suo cammino si interrompe qui, mentre quello della ceca continua ed avrà Daria Gavrilova agli ottavi.

[30] E. Makarova b. [6] D. Cibulkova 6-2 6-7(3) 6-3 (Daniele Rossi)

Spetta a Dominika Cibulkova ed Ekaterina Makarova aprire il programma odierno sulla Rod Laver Arena. La slovacca ha avuto vita facile nei primi due turni con Alletrova e Hsieh, mentre la russa ha smarrito un set con la connazionale Alexandrova nel primo match, mentre ha approfittato del ritiro della Errani nel secondo turno. I precedenti sono 3 a 0 per la Cibulkova, tutti però piuttosto datati.
Splende il sole ed è Ekaterina Makarova ad effettuare il primo allungo del match strappando il servizio all’avversaria. Cibulkova centra subito il contro break, ma la russa ha un marcia in più, si prende un altro servizio e chiude il primo parziale in 36 minuti per 6 giochi a 2.
Nel secondo set il copione sembra lo stesso: Makarova controlla il gioco con i colpi da fondo, bilanciando angoli e potenza e sballottando la piccola slovacca in giro per il campo. La russa si porta sul 4-0, ha un palla addirittura per il 5-0, ma ecco uno dei proverbiali ribaltoni del tennis femminile. La moscovita va in black-out, la Cibulkova invece si carica a mille e fa partire la rimonta. Sforna vincenti e induce la russa a commettere errore in serie. Il 4-0 Makarova si trasforma in un 5-4 Cibulkova. Quando il set sembra già in tasca a Dominika, Ekaterina si risveglia e forza la contesa al tie-break. La russa scatta sul 2-0, ma è un fuoco di paglia, Cibulkova rimonta ancora e chiude per 7 punti a 3.
Dopo una lunga pausa, la Makarova si ripresenta in campo più serena e lucida e il match si fa teso ed equilibrato. La mancina annulla tre palle break sul 3-3 ed è lei a strappare il servizio all’avversaria nel gioco successivo. Ekaterina va a servire per il match sul 5-3 e questa volta non trema: dopo un errore di diritto della Cibulkova può festeggiare la vittoria dopo 2 ore e 53 minuti di gioco.
La Makarova conferma il suo amore per l’Australia: è la settima volta consecutiva che si qualifica agli ottavi di finale in questo torneo. Delusione per la vincitrice delle Wta Finals. Ha lottato strenuamente come sempre, ma ha subìto troppo il gioco aggressivo e potente della russa, che ora attende la vincente del match tra Wozniacki e Konta.

[2] S. Williams b. N. Gibbs 6-1 6-3 (da Melbourne Francesca Cicchitti)

Serena vince il derby statunitense contro la giovane Nicole Gibbs in un’ora e tre minuti di gioco col punteggio di 6-1 6-3. Le due connazionali non giocavano contro, dal lontano 2012 a Stanford. Anche allora Serena vinse facilmente 6-2 6-1 in sessantadue minuti. Oggi Nicole è un’altra giocatrice rispetto ad allora, più strutturata, sicura e solida. Una giocatrice fuori dal comune che ha frequentato la Stanford University, dove ovviamente era una star del tennis. Ha sempre ammirato entrambe le sorelle Williams e oggi, per la seconda volta ha giocato contro uno dei suoi miti.
Nonostante Serena una volta abbia confessato che quando gioca contro una sua connazionale, si sente emotivamente coinvolta, nel primo set è apparsa solidissima. Ha chiuso il set in ventisei minuti, strappando il servizio alla Gibbs al quarto e al sesto gioco concludendo il primo parziale 6-1.
Probabilmente, tra le due, la più emozionata era la giovane ventitreenne Nicole, giocare sul Rod Laver Arena contro la “grande” Serena, forse l’ha paralizza nel primo set.
Nel secondo, la Gibbs è sembrata più reattiva ma, contro l’immensa esperienza della Williams, è sempre difficile avere la meglio. Nicole ha tentato varie strategie, spesso ha usato il “serve and volley” – molto raro da vedere oggi tra le giocatrici del circuito – rovesci incrociati e lungo linea ma purtroppo non sono stati sufficienti per battere una delle giocatrici più forti al mondo. In più il pubblico australiano era dalla parte della bionda americana, la incitava ma è anche questo, è stato inutile. Serena Williams si è aggiudicata anche il secondo set con un pizzico di difficoltà in più rispetto al primo. La Williams si complica la vita sul 5-2 e 40-40 facendo un doppio fallo e perdendo il servizio. Grazie alla sua grande capacità, recupera al game successivo, controbrekkando la Gibbs e chiudendo il secondo set in trentasette minuti 6-3.
Serena Williams al quarto turno affronterà la ceca Barbora Strycova.

[9] J. Konta b. [17] C. Wozniacki 6-3 6-1 (Elisa Piva)

Johanna Konta è una delle giocatrici più on fire del momento. Reduce dalla semifinale a Shenzhen e dalla vittoria a Sydney, la britannica conferma il suo stato di forma battendo senza troppi patemi Caroline Wozniacki volando agli ottavi di finale.

Nella off-season la Konta, che dodici mesi fa proprio a Melbourne ha raggiunto la prima (ed unica finora) semifinale Slam, ha anche cambiato coach assumendo il belga Wim Fissette e già dopo poche settimane di lavoro si intravede una ulteriore propensione all’attacco con più frequenti sortite a rete.
Non ha cambiato coach (c’è sempre papà Piotr) ma ha assunto un fisioterapista full-time invece la Wozniacki per recuperare sempre al massimo dopo ogni match e scendere in campo sempre al 100%. E fisicamente la danese c’è e corre ancora quasi come ai vecchi tempi, peccato (per lei) che l’altra sia decisamente più incisiva con i colpi da fondo e, soprattutto, col servizio.

Johanna è infatti la giocatrice più aggressiva in campo, la prima a prendere l’iniziativa, e le prime palle break del match sono proprio per lei nel fatidico settimo gioco. La seconda è quella giusta e la britannica rompe gli indugi portandosi avanti di un break (4-3), per poi strappare nuovamente il servizio avversario al nono gioco e chiudere il set per 6-3.
L’avvio di secondo parziale è da incubo per la Wozniacki, che con due doppi falli concede subito il break ad una Konta sempre più sicura ed in controllo: in un baleno siamo sul 3-0. Da lì in poi è un assolo e la numero 9 del mondo chiude 6-1 al secondo match point. Agli ottavi se la vedrà con Ekaterina Makarova, che quest’oggi ha superato in tre set Dominika Cibulkova.

[22] D. Gavrilova b. [12] T. Bacsinzsky 6-3 5-7 6-4 (Piero Vassallo)

Ancora una volta Daria Gavrilova si dimostra giocatrice di grande solidità quando si trova a competere nello Slam di casa. Grazie al successo per 6-3 5-7 6-4 sulla testa di serie numero 12 Timea Bacsinszky, la tennista di origine russa si qualifica agli ottavi di finale degli Australian Open per il secondo anno di fila. Partita molto dura che ha promosso l’australiana al quarto turno dopo due ore e trentacinque minuti in cui spesso si ha avuto grande equilibrio. Gavrilova è stata la prima a portarsi in vantaggio grazie al break nel terzo gioco del primo set – un game lungo ben undici minuti – prima della serie di quattro break consecutivi che hanno portato al 6-3 finale in favore della padrona di casa. Reazione di Bacsinszky che nel secondo set si porta avanti di un break nel terzo gioco, gestendo bene il vantaggio fino a quando non ha dovuto servire per il parziale: subito il contro break a 15, la svizzera ha immediatamente reagito riprendendosi il vantaggio e chiudendo 7-5, rinviando il verdetto al terzo set. Con tre break nei primi quattro giochi, Gavrilova è salita sul 4-1 e poi sul 5-2, Bacsinszky ha salvato due match point sul 5-3 e nel game successivo è rientrata in partita strappando il servizio alla sua avversaria. Chiamata a servire per restare nel match la svizzera è però andata sotto 0-40 e stavolta non è riuscita a salvarsi, per la gioia del pubblico della Rod Laver Arena, tutta in piedi per la propria beniamina.

Risultati terzo turno:

[5] Ka. Pliskova b. J. Ostapenko 4-6 6-0 10-8
[22] D. Gavrilova b. [12] T. Bacsinzsky 6-3 5-7 6-4
[Q] J. Brady b. [14] E. Vesnina 7-6(4) 6-2
M. Lucic-Baroni b. M. Sakkari 3-6 6-2 6-3
[30] E. Makarova b. [6] D. Cibulkova 6-2 6-7(3) 6-3
[9] J. Konta b. [17] C. Wozniacki  6-3 6-1
[16] B. Strycova b. [21] C. Garcia 6-2 7-5
[2] S. Williams b. N. Gibbs 6-1 6-3
[9] J. Konta b. [17] C. Wozniacki 6-3 6-1

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