Carlos Moyá: “Nadal tornerà grande e vincerà ancora titoli del Grande Slam”

Il nuovo coach del tennista maiorchino è molto determinato: "Sarò molto esigente, anche se sono suo amico da lui pretenderò più che da chiunque altro nel team".

Carlos Moyá ha le idee chiare sulla sua nuova collaborazione con Rafael Nadal e in un’intervista al sito spagnolo ABC.es, spiega in che modo il maiorchino potrà ritornare al vertice del tennis mondiale. “La cosa più importante è che riesca a giocare tutto l’anno senza infortuni e che il corpo risponda bene. Rafa ha bisogno di continuità e di fiducia e se è in buona salute potrà esprimere il suo miglior gioco e tornare ad essere numero 1”. Proprio la fiducia sarà alla base del loro rapporto: “Nadal ha fiducia in me, non solo a livello tennistico ma anche personale e sa che voglio il meglio per lui. Bisognerà separare i ruoli e capire che da un lato sarò suo amico e che dall’altro pretenderò più di chiunque altro da lui. Anche perchè sono sicuro che giocherà per molti anni ancora. Ho fiducia in lui così come ne avevo in Raonic quando ci ho lavorato.Credo che Nadal possa tornare a vincere titoli del Grande Slam e ad essere numero 1. Beh, non credo, sono sicuro: è Rafa Nadal!”

Per arrivare a ottenere questi obiettivi è fondamentale che ci sia una grande accordo all’interno del team che segue Rafa e Moyá conferma la comunità d’intenti: “Per Toni Nadal e Francis Roig è fondamentale che conosca così bene Rafa e penso che utilizzeranno la mia esperienza come giocatore dato che sono stato nel circuito fino a poco tempo fa. Credo che abbiano voluto qualcuno che li aiutasse dall’esterno senza però che fosse un perfetto sconosciuto”. Moyá sarà principalmente coinvolto nel lavoro all’Accademia di Manacor: “Seguire gli allenamenti di Rafa mi permetterà di essere più consapevole della sua vita quotidiana e mi faciliterà le cose. Viaggerò comunque con il team ma meno di quanto ho fatto con Raonic. Sicuramente il primo torneo che faremo insieme saranno gli Australian Open”.

Parlando del fatto che ormai molti tennisti ricorrano alla collaborazione con grandi ex giocatori, Moyá ha spiegato: “Questa formula funziona bene. La figura del supercoach, anche se non mi piace la parola, aiuta a fornire esperienze e punti di vista diversi. Becker, Edberg, Chang, Bruguera e Ivanisevic hanno fatto tutti un ottimo lavoro ma senza un team alle spalle è impossibile. Senza un Toni Nadal, un Francis Roig, un Rafa Maymó o un Joan Forcades (i membri del team di Nadal) sarebbe impossibile dare un aiuto concreto per me”.
Analizzando le ultime due stagioni di Nadal, Moyá ha spiegato: “Non penso che sia stato un crollo a livello tennistico. Un giocatore come Rafa non dimentica come si gioca a tennis. Può essere che abbia perso fiducia. Per un tennista ci sono partite che sono punti di svolta. Una partita che perdi al tie-break del set decisivo, una partita che stavi controllando e poi perdi o un game che ti serviva per vincere il titolo. Situazioni che possono invertire il trend o produrre l’effetto opposto. Rafa ha perso alcune di queste partite che sarà, invece, fondamentale vincere”. La figura di Moyá sarà quindi quella del consulente e del motivatore: “L’allenatore può dare un miglioramento dell’1% che fa la differenza tra l’essere numero 1 o 2 del mondo, che è tanto. Può fornire organizzazione, tecnica e tattica ed è importante. Sempre tenendo in considerazione che è il giocatore a scendere in campo”.

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