Abu Dhabi: Goffin regola Tsonga e vola in semifinale contro Murray

Gioca bene David Goffin, che sconfigge in due set combattuti Jo-Wilfried Tsonga, oggi mai concreto. Il belga troverà in semifinale Andy Murray.

Si alza il sipario sulla stagione 2017 al Mubadala World Tennis Championship di Abu Dhabi. Il ricchissimo torneo di esibizione è riuscito ad aggiudicarsi la presenza del neo numero 1 del mondo Andy Murray e di Rafael Nadal, detentore del titolo.
Quest’oggi scendono in campo Jo-Wilfried Tsonga e David Goffin, rispettivamente numero 12 e 11 del ranking. Il francese ha chiuso la stagione a Parigi Bercy sotto i colpi di Milos Raonic, mentre Goffin è subentrato da riserva allo stesso canadese alle ATP Finals, dove è stato letteralmente demolito da Novak Djokovic.
Quello di oggi sarà il sesto incontro tra Goffin e Tsonga, con il francese avanti per 3-2 nei precedenti, anche se prendendo in considerazione gli ultimi tre confronti è il belga a comandare per 2-1.
Facile aspettarsi una partita in cui si vedrà Tsonga provare a disorientare il belga con il back di rovescio per poi accelerare con il dritto e Goffin impostare lo scambio sulla diagonale preferita, quella di sinistra. Il vincitore affronterà in semifinale Andy Murray, che usufruirà di un bye ai quarti di finale.

Inizio in salita per Jo-Wilfried Tsonga, che sul 15-30 non riesce a difendersi su un nastro del belga e deve fronteggiare due palle break. Goffin gli strappa quindi il servizio e sale poi 2-0. Tsonga si sblocca e tiene agevolmente il suo turno di battuta, ma il belga non sembra disposto a farlo rientrare nel set, anzi piazza un altro break, portandosi sul 4-1. La sensazione è che Tsonga abbia bisogno di più tempo per mettersi in moto, data la mole del suo fisico. Il belga invece muove bene il gioco, in maniera ordinata, forzando Tsonga a colpire sempre in corsa.
Il belga deve ammazzare la partita nel sesto game, ma fallisce restituendo un break al francese. Tsonga appare ora più efficiente negli spostamenti e riesce ad incidere con il dritto, trovando profondità negli scambi e riuscendo a difendersi sulla diagonale di rovescio. La rimonta è completata nell’ottavo game, in cui il francese si aggiudica un game fiume ai vantaggi per poi portarsi sul 5-4. Goffin, ora con l’acqua alla gola, interrompe la striscia di game consecutivi del francese, raggiungendolo sul 5-5. Entrambi tengono il proprio turno di servizio e approdano al tiebreak.
Parte aggressivo il belga, che mette a segno un minibreak, attaccando una timida seconda del francese e in un attimo sale 3-0. Tsonga tiene i suoi due servizi e con un buona prima di Goffin, si gira sul 4-2 in favore del belga. Il settimo punto è quello che fa girare il tiebreak con Goffin che si difende dalla arrembante discesa a rete del francese, che ricacciato indietro deposita un sanguinoso rovescio in rete. Tsonga non è in grado di riprendere ancora il primo set e Goffin chiude il tiebreak per 7-6(2).

Tsonga sembra essersi ripreso dal brutto epilogo del primo set e continua ad essere incisivo in risposta. Riesce a portare il belga sul 40 pari, ma non va oltre e Goffin tiene il servizio. Da ora in avanti ogni passaggio a vuoto del francese potrà essere decisivo per indirizzare definitivamente il match in direzione del belga, ma non sembra essere questo il caso con Tsonga che tiene a 0 il turno di battuta. Più falloso in questo secondo set Goffin, che si ritrova a soffrire al servizio, mentre il francese riesce a trovare soluzioni anche inusuali come il rovescio lungo linea. Il belga però se la cava di nuovo, uscendo da una situazione spinosa.
Il settimo game è quello in cui Goffin riesce a tenere il turno di battuta agevolmente, deliziando anche il pubblico con un gran recupero di dritto da fuori dal campo, in stile Andy Murray 2016. 4-3 per il belga e servizio Tsonga, che apre l’ottavo game piuttosto distratto, gettando lungo un colpo da fondo e giocando una smorzata che termina larga. Il 15-30 potrebbe essere un’occasione per Goffin, ma il francese piazza tre prime, risolvendo la questione. Goffin risponde tenendo il turno di battuta e sale 5-4. Tsonga deve quindi servire per salvare il match. Sul 15-0 il belga alza una candela, che porta il francese all’errore, ora visibilmente innervosito. Il francese prova subito a spingere nel punto successivo ma Goffin ribalta lo scambio e chiude con un pregevole drop shot. Un altro errore di Tsonga porta il belga a 2 match point, annullati entrambi però con coraggio dal francese. Goffin sembra meno impaziente dell’avversario e torna a match point, dopo uno scambio prolungato. Questa volta non c’è il servizio a salvare Tsonga e Goffin chiude dopo l’ennesimo braccio di ferro da fondo.

Partita molto equilibrata fra i due, come già era successo nel Master 1000 di Roma nel 2015, dove a prevalere era stato Goffin al terzo set.
Tsonga paga il rivedibile inizio di match, in cui erano evidenti le sue difficoltà negli spostamenti. È andato poi in crescendo il suo livello e nel secondo set è arrivato con regolarità ad impensierire il belga, pur senza mai giocarsi una palla break.
Goffin è invece sembrato molto centrato sin dall’inizio e ha accumulato nel primo set un vantaggio tale da potersi permettere un vistoso calo di tensione. Prova solida del belga, che è riuscito a tenere Tsonga con la testa sott’acqua per tutto il secondo set per poi realizzare con cinismo il break finale nel decimo game.

Avanza dunque Goffin, che se la vedrà in semifinale con Andy Murray. I precedenti recitano 5-0 per il numero 1 del mondo, ma soprattutto 0 set persi. Prova difficile per il belga, che comunque ha oggi dimostrato di essere già competitivo per la stagione in arrivo. Lo scozzese ha chiuso un faticosissimo 2016 in vetta alla classifica mondiale e ci si chiede se si potrà vederlo da subito in grande spolvero.

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