US Open. Vinci, che gioia: battuta Tsurenko, è di nuovo nei quarti!

TENNIS – US OPEN – Dalla nostra inviata a Flushing Meadows FRANCESCA CICCHITTI – Roberta Vinci si è regalata un nuovo quarto di finale a New York: la pugliese ha battuto per 76(5) 62 l’ucraina Lesia Tsurenko, non nascondendo la propria commozione al termine del match.

NEW YORK. Roberta Vinci ha vinto, con il risultato di 7-6(7-5) 6-2 in un’ora e trentanove minuti. Continua il suo cammino in questo US Open 2016 e per la quarta volta strappa il biglietto per i quarti di finale.

Inizialmente è stata una partita più dura del previsto. Dopo un inizio piuttosto faticoso per Roberta, a causa del dolore al tendine di Achille che da un po’ di tempo la fa soffrire, poi fortunatamente la situazione si è sbloccata.

Robertina ha giocato un primo set facendo molta fatica, in campo si muoveva male, aveva il viso tirato per il dolore ed è stata piuttosto fallosa. In più il vento oggi molto forte, infastidiva le giocatrici.

Un primo set impegnativo e difficile per la Vinci che ha messo tutte le sue forze per riuscire a portare a casa il primo parziale. La sua avversaria, l’ucraina Lesia Tsurenko, numero novantanove del mondo, l’ha contrastata i tutti i modi e ha sfruttato a suo vantaggio il problema fisico di Roberta. Il primo set è stato combattuto e, dopo una serie di break e contro break, si è risolto al tie-break col risultato di 7-5 in favore di Roberta e una durata di sessantasette minuti.

Non pensavamo che il secondo set sarebbe stato molto più rapido e che la Vinci giocasse con maggior scioltezza, più precisa e incisiva rispetto al primo, con una maggiore mobilità in campo ed evidentemente più concentrata e sicura di sé. L’inizio del secondo parziale non è stato però positivo per Roberta che ha subito perso il servizio, ma che nel secondo game lo ha recuperato ristabilendo la parità nel gioco. Poi, per fortuna, un break in suo favore al quarto gioco che ha mantenuto sino alla fine della partita che ha chiuso in scioltezza in trentadue minuti e 6-2.

Evidente la commozione di Roberta, subito dopo il match point. Gli occhi lucidi, si è seduta sulla propria sedia e con discrezione si è asciugata le lacrime, di gioia ovviamente, con l’asciugamano. La cosa non è sfuggita allo speaker che le ha chiesto, eri commossa, non è vero? Ti abbiamo visto mentre asciugavi le lacrime… «Non sono più così giovane, questo è il mio quindicesimo US Open, ma non sono riuscita a trattenere le lacrime per la gioia di essere nuovamente in quarti di finale». Ti abbiamo visto faticare molto durante il primo set, cosa non andava? «È stata una partita molto dura, fisicamente non mi sentivo bene, il primo set ho faticato molto e la mia avversaria ha giocato bene. Ma ora sono molto felice, sono un’altra volta in quarti di finale. Grazie a tutti, I love you!». La guarderai la partita tra Kvitova e Kerber? «Sì, certo la guarderò, in televisione, tranquillamente in albergo. Poi domani ancora riposo e fisioterapia».

 


LE PAROLE DI ROBERTA IN CONFERENZA STAMPA

D. Come stai fisicamente, cosa hai di preciso? E da quanto tempo?

R. Ho un problema al tendine di Achille, è infiammato da più di un mese, praticamente dai giochi di Rio. 

D. Quanto è difficile giocare in queste condizioni? 

R. Molto, perché si fa molta fatica, oggi per esempio mi sono svegliata anche col mal di schiena e avevo difficoltà a muovermi, non riuscivo a spingere col piede destro. Ma poi mi son detta ce la devo fare, non ho mollato. Vincere il primo set per me è stata una boccata di ossigeno, mi ha dato la spinta per stare più concentrata nel secondo set. Poi la mia avversaria durante il secondo set era anche più stanca.

D. Quanto riesci ad allenarti con questo problema al tendine?
R. Pochissimo, ieri ho fatto appena sette minuti di allenamento per non forzare troppo il tendine e oggi quattro minuti prima della partita giusto per riscaldarmi un po’. In più cerco di camminare il meno possibile sempre per non forzare. 

D. Quanto tempo devi dedicare alle cure mediche, per stare meglio?
R. Tanto tempo. Faccio il laser, metto il ghiaccio e poi faccio i massaggi, il tutto richiede molto tempo anche perché lo faccio più volte al giorno. 

D. Quale delle due avversarie ti mette più pressione, con chi preferiresti giocare?
R. É la stessa cosa, sono due ottime giocatrici. Kerber numero due, Kvitova anche se è scesa un po’ in classifica se la trovi nel giorno giusto è comunque una giocatrice top, quindi è uguale, staremo a vedere cosa succede questa sera. 

D. Cosa pensi ti possa aiutare al prossimo turno per vincere oltre alle cure mediche che stai facendo?
R. Devo cercare di essere meno tesa, perché se sto in tensione spreco più energie, respiro male e invece dovrò fare del mio meglio per essere rilassata. 

 

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