US Open – Tra Djokovic e il tris c'è di mezzo il guastafeste Wawrinka

TENNIS – NEW YORK. Ultimo atto degli US Open 2016, dopo il successo di Angelique Kerber resta da assegnare il titolo del singolare maschile: Djokovic può fare il tris a Flushing Meadows, ma in finale c’è Wawrinka, uno che sa come vincere certe partite.

Saranno Novak Djokovic e Stanislas Wawrinka a contendersi il successo negli Us Open: si tratta della rivincita della finale che ha deciso lo scorso anno il Roland Garros. Allora il talentuoso svizzero si impose in quattro set dando un grosso dispiacere al numero 1 del tennis mondiale che avrebbe assaggiato soltanto nel 2016 il gusto dolce della prima vittoria sul rosso di Parigi. ‘Stanimal’, come è soprannominato nel circuito lo svizzero, con la sua varietà di gioco, fatto di potenza ma anche di tocco, è uno dei pochi tennisti in circolazione in grado di far stonare lo spartito perfetto del serbo.

I due sono arrivati in finale senza entusiasmare troppo. Djokovic ha giocato relativamente poco, avvantaggiandosi del ritiro di ben tre avversari per guai fisici. E in semifinale ha beneficiato di una di quelle giornate storte in cui il suo avversario, l’eccentrico francese Gael Monfils, spesso incappa. Il serbo, che con quella di domani ha raggiunto per la settima volta la finale agli Us Open (con due successi, 2011 e 2015) si è imposto in quattro set, vincendo in modo facile i primi due, per poi avere un passaggio a vuoto nel terzo, prima di chiudere col punteggio di 6-3, 6-2, 3-6, 6-2 approfittando dei passaggi a vuoto di un Monfils apparso tutt’altro che indomito.

In crescita il torneo di Wawrinka che al terzo turno ha rischiato di uscire contro l’inglese Evans, salendo poi di tono ed eliminando due calibri del livello di Del Potro e Nishikori. Proprio il giapponese – che nei quarti aveva giustiziato la testa di serie numero 2 del torneo, il britannico Andy Murray – è stato regolato in semifinale in quattro set (4-6,7-5,6-4,6-2) in rimonta. Saranno da valutare domani le condizioni in cui Djokovic arriverà all’appuntamento. Il campione serbo è apparso dolorante e ha fatto ricorso ai fisioterapisti per venire a capo dei problemi al polso che lo accompagnano sin dall’inizio del torneo condizionandone in particolare il rovescio a due mani.

I precedenti dicono chiaramente Djokovic (19-4) ma nei tornei dello Slam Wawrinka ha ottenuto due dei quattro successi: prima che nella finale del Roland Garros dello scorso anno, lo svizzero si impose nei quarti di finale dell’Australian Open del 2014 al termine di un match spettacolare finito al quinto. Quanto basta per non dare per scontato l’esito della finale di domani. In fondo, Wawrinka, può sempre sperare nel vecchio adagio del «non c’è due senza tre». 

Dalla stessa categoria