Wimbledon: Serena Williams in semifinale contro la sorpresa Vesnina, che passeggia sui resti di Cibulkova

TENNIS – Di Diego Barbiani

WIMBLEDON. Serena Williams veleggia senza problemi verso la semifinale di Wimbledon, ma come accaduto al Roland Garros affronterà una giocatrice che mai prima d’ora aveva toccato questo livello: Elena Vesnina.

Per la n.1 del mondo un altro match chiuso senza troppi fronzoli contro un’ottima Anastasia Pavlyuchenkova, che ha messo in campo tanta generosità ma non è bastato a sovvertire il pronostico e dopo un’ora e mezza di gioco è arrivato il 6-4 6-4 che ha sancito una nuova semifinale per Serena ai Championships. Dovesse vincere anche giovedì, sarebbe certa di rimanere n.1 al mondo anche in caso di successo di Angelique Kerber, che però dovrà vedersela contro la sorella Venus.

Per raggiungere la finale, però, ci sarà l’ostacolo sorprendente rappresentato da Elena Vesnina. Bravissima, la russa, a non concedere nulla e partire subito a 1000 contro una Dominika Cibulkova distrutta dalla maratona sfiancante di ieri contro Agnieszka Radwanska. Anche lei, come la slovacca, aveva concluso 9-7 al terzo la sfida contro Ekaterina Makarova, ma ben diverse erano le proporzioni della partita: molto più fisica e mentale quella della ex top-10, che con questo risultato si porta all’11° posto nel ranking a soli 29 punti dalla n.10, che tornerà ad essere Svetlana Kuznetsova, per la prima volta dal 2009.

6-2 6-2 il punteggio finale in favore di Vesnina, che è in odore di best ranking (con questo risultato sarà vicinissima all’ingresso in top-20), e che leverà dunque ogni dubbio alla sua avversaria circa la questione delle nozze: sabato la cerimonia si farà. Lei, invece, che il matrimonio l’ha già celebrato a fine novembre del 2015, non ha potuto far altro che abbracciarla a rete ed augurarle buona fortuna, vedendosi rispondere la stessa frase da una Cibulkova comunque molto felice per aver raggiunto questo livello del torneo e che nonostante la stesa si è fermata a firmare autografi su autografi, ma senza rubare la scena alla protagonista del loro incontro.

 

 

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