TENNIS – Di Giancarlo Di Leva

La stagione 2014 delle azzurre in singolare si è praticamente conclusa (ci sarà solo Flavia Pennetta a Sofia, con una wild card).

L’ultimo scorcio della stagione lascia la sensazione che per le nostre punte di diamante le difficoltà, da qui in avanti, aumenteranno sempre più: l’esaltante viaggio di Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Roberta Vinci e Sara Errani sembra essersi definitivamente interrotto a causa soprattutto dell’età che avanza inesorabile. La loro carriera è stata una splendida cavalcata, sono tutte o quasi approdate tra le Top Ten. Usiamo il “quasi” in quanto Roberta Vinci è giunta a un soffio dall’impresa: sarebbe stata addirittura 9° se agli Us Open dello scorso anno l’amica Flavia non l’avesse battuta nel quarto di finale tutto azzurro.

Questo il best ranking delle nostre 4 campionesse: solo Silvia Farina riuscì, all’inizio del ventunesimo secolo, ad avvicinarsi alle porte dell’Olimpo (fu n.11 per 3 settimane).

Di seguito i numeri che sintetizzano quanto fatto nel corso degli ultimi 10 anni dalle nostre atlete:

– hanno vinto in 11 anni complessivamente 32 tornei corrispondenti al 50% dei successi azzurri nell’Era Open;

– La prima delle 32 vittorie risale al 2004 con Flavia Pennetta che, a 22 anni, vinse il torneo di Sopot in Polonia battendo in finale la ceca Koukalova. Da allora solo altre 3 azzurre sono riuscite nell’impresa: Maria Santangelo (Bangalore 2006), Brianti (Fes 2011) e Knapp (Tashkent 2014).

– Curiosità: la Vinci è stata l’unica a vincere su tutte le superfici (terra, cemento, erba),

– Finali dell’Italia in Fed Cup: 4 vittorie (su 5 finali) in 8 anni

– 18 volte almeno nei quarti degli Slam (dal 2008 al 2014). Tre finali consecutive al Roland Garros (dal 2010 al 2012)

– Nell’Era Open solo 5 volte una tennista azzurra aveva raggiunto i quarti: Cecchini ( R.G. 1985), Reggi (R.G.1987), Golarsa (Wimb. 1989) , Adriana Serra Zanetti (Aus Open 2002) e Silvia Farina (Wimb.2003).

– Grande Slam in Carriera per il doppio Vinci –Errani

– Le Cichi, che per la terza volta consecutiva concluderanno l’anno al n.1 del ranking, hanno vinto in carriera 5 tornei Slam (in 8 finali disputate). Vincendo a Wimbledon nel luglio scorso hanno completato dal 2012 (prima vittoria al Roland Garros) il Grande Slam in carriera, impresa riuscita nella storia del tennis soltanto ad altre 4 coppie oltre a Navratilova –Schriver che riuscirono realizzare il Grande Slam nello stesso anno (1984).

– Longevità ai vertici: (dati aggiornati al 29 settembre 2014)

– L’egemonia in Patria

– Prime 4 italiane nel ranking negli ultimi 10 anni

Quale sarà il futuro?

L’età di Francesca, Flavia e Roberta e l’intensità degli sforzi compiuti in questi anni da Sara Errani per poter rimanere competitivi ad alto livello contro avversarie spesso molto più attrezzate di loro fisicamente stanno lasciando il segno.

Ad oggi la situazione appare obiettivamente preoccupante anche in virtù dello sbocciare di numerose nuove giovani campionesse in grado di dare filo da torcere alle migliori tenniste del circuito (ben 26 tenniste u-22 nelle top 100 delle quali 8 nelle top 50).

Al di là di Sara Errani che difficilmente riuscirà a difendere l’attuale classifica (15), il futuro del nostro tennis femminile è nelle mani di Camila Giorgi che alla fine dell’anno compirà 23 anni. Il “diamante grezzo” del nostro tennis, uest’an
no ha fatto progressi significativi, approdando a due finali (Katowice e Linz) e salendo in classifica dal n.93 alla fine del 2013 all’attuale n 35 (dopo essere stata anche n.31 il 25 agosto). Nel corso dell’anno ha battuto ben 8 top 20 (di cui 3 Top Ten) perdendo però 7 match contro tenniste fuori dalle prime 100 in classifica ed in molti casi pressocchè sconosciute.

Dobbiamo continuare ad avere piena fiducia nella tennista marchigiana, sapendo che la esplosività del suo gioco che ha pochi eguali nel circuito. Per il resto riesce difficile indicare altre tenniste su cui puntare sul breve termine, soprattutto data la caratteristica dei giocatori e delle giocatrici azzurre che tendono a crescere secondo un processo più lungo: arrivare al proprio massimo, dunque, passando per gradi. Detto questo, abbiamo 17 tenniste nelle prime 500 di cui 2 con meno di 21 anni: Paolini classe 96 n.359 e Matteucci classe 95 n.417.