US Open: il ciclone Federer si abbatte su Granollers

TENNIS – US OPEN – Roger Federer perde il primo set del torneo, poi perde tre game. In mezzo un acquazzone che ha affogato il povero Granollers. Avanti 52 prima dell’interruzione per pioggia, infatti, al rientro lo spagnolo ha potuto fare solo da spettatore: 46 61 61 61 per l’elvetico, che al prossimo turno avrà un altro spagnolo, Bautista Agut.

Una partita divisa in due, in mezzo un temporale enorme. Alla fine però è Roger Federer che può festeggiare il passaggio agli ottavi di finale con il successo per 46 61 61 61 ai danni di Marcel Granollers, saldamente al comando fino al 52 nel primo parziale quando la partita è stata interrotta. Dalla ripresa c’è stato un solo giocatore in campo, ma non era più lui.

E’ stato un Federer, invece, che ha saputo cambiare marcia all’improvviso e trasformarsi in una forza della natura, feroce ed incontrollabile. Il punto che ha girato definitivamente l’inerzia dell’incontro è stato il primo del terzo game del secondo parziale, quando una buona stop volley di Granollers è stata raccolta all’ultimo dall’elvetico e piazzata in diagonale. Imprendibile. Meravigliosa. Quel punto ha anche rappresentato la scossa che cercava per svegliarsi dal torpore. Da lì ha inserito due o tre marce in più ed il suo avversario ha lasciato spazio a quello che in breve ha assunto i contorni di un crudele massacro sportivo.

Per chi si ricorda, lo svizzero ebbe una reazione molto simile a Monte Carlo nel 2009, contro Ruben Ramirez Hidalgo. Lo spagnolo lo stava incredibilmente dominando e nel terzo set era avanti 5-1 prima che, uno dopo l’altro, subisse la veemente rimonta di Federer, scaturita da un gesto di sbeffeggio dello spagnolo nei suoi confronti. Qui Granollers non ha fatto nulla di scorretto, ma da quel punto in avanti tutti gli altri sono sembrati della velocità della luce. Ha cominciato ad essere colpito da ogni lato del campo, con ogni soluzione possibile. Federer ha tirato fuori tutto l’orgoglio per un primo set perso malamente ed in breve tempo è diventato l’assoluto padrone del campo.

Lo svizzero prosegue la corsa a Flushing Meadows e raggiunge gli ottavi di finale come fece in tutte le circostanze ad eccezione di quella del 2000, quando era all’esordio assoluto in questo torneo. Lo scorso anno fu estromesso a quel punto da Tommy Robredo. Lo scorso anno però, come sempre ricordato, c’erano tanti altri problemi. Ora appare un giocatore nuovo, pronto a giocarsi tutte le sue carte.

Le indicazioni che sono arrivate da questi primi tre match sono di una grande condizione fisica. Anche oggi, con trenta gradi ed un’umidità a livelli pazzeschi (oltre il 90%), ha saputo girare da solo la partita, trovare quella spinta dentro di sé che lo facesse emergere dal catino afoso dell’Artur Ashe e da una situazione non ancora difficile ma che avrebbe potuto, con il passare dei game, aprire ipotesi ben diverse da quelle pensate ad inizio gara.

Ora per lui ci sarà Roberto Bautista Agut, che ha superato in tre set Adrian Mannarino. Nessun precedente tra i due ma lo svizzero ha voglia di fare bene, anche nelle giornate che cominciano sotto una cattiva stella.

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