Roland Garros. Meraviglia Gulbis negli ottavi: battuto Stepanek

TENNIS – ROLAND GARROS – di ANDREA SCODEGGIO

PARIGI. Ernests Gulbis si è qualificato per gli ottavi di finale del Roland Garros, battendo in tre set (6-3 6-2 7-5) Radek Stepanek. Il lettone non andava così avanti in uno Slam dal 2008.

 

Strabiliante Ernests Gulbis. Il lettone sconfigge il ceco Radek Stepanek, con il punteggio di 6-3, 6-2, 7-5 in appena due ore di gioco, e si qualifica per gli ottavi di finale del Roland Garros, risultato che non raggiungeva negli slam dal lontano 2008 dove fu poi sconfitto ai quarti di finale proprio a Parigi.  Ora lo attenderà il vincente fra Tursunov e Federer, in un incrocio molto suggestivo e che potrà regalare molto spettacolo.

Ernests è tornato e soprattutto sembra più forte degli inizi di carriera. Dimostra una maturità impensabile, una concentrazione sulla partita mai mostrata prima e, soprattutto, una grande sicurezza nei propri mezzi. In tutto il match non ha polemizzato, se non una sola volta e senza particolari strascichi. Sul suo servizio è stato impeccabile: 94% di punti con la prima, diciannove ace e solo una sola misera palla break concessa, annullata sapientemente. Il solo neo in questo incontro è stato aver sfruttato solo quattro palle break sulle dodici concesse dall’avversario, ma è un dettaglio di poco conto, che non macchia la prestazione maiuscola di un Gulbis quasi irriconoscibile, per comportamento ed attenzione.

Fin da subito si comprende come il match, per quanto affascinante sulla carta, sia in realtà piuttosto impari.  Il lettone è micidiale sul proprio servizio e Stepanek non riesce  trovare le contromisure per rispondere ed imbastire una manovra offensiva. Inoltre, sul proprio turno di battuta, il ceco non riesce ad essere incisivo e dopo essersi salvato nel primo gioco, nel quarto capitola e Gulbis gli strappa la battuta, salendo  4-1 in venti minuti. Il proseguo del set è piuttosto veloce: il ceco non rischia più, ma non ha nemmeno le occasioni per rientrare nel primo parziale. Si chiude 6-3 in favore di Gulbis, lasciando al suo avversario la miseria di quattro punti su cinque game di battuta.  

All’inizio del secondo è ancora Stepanke a partire deconcentrato e dal 40-15 in suo favore, si fa rimontare e breakkare subito, permettendo al lettone di salire 2-0. Stepanek cerca di far giocare l’avversario sotto rete, suo campo più congeniale, ma Gulbis risponde presente, dimostrando di avere una mano adatta per ogni tipo di situazione, anche la più difficile. Il ceco si salva dall’ennesima palla break nel quinto gioco, ma la resa è solo questione di minuti. Nel settimo infatti, Gulbis sfrutta l’ennesima chance regalata dal ceco e sale 5-2 nel punteggio, chiudendo facilmente nel solito turno di battuta impeccabile del lettone: 6-2.

Il terzo set è il migliore dal punto di vista tecnico, con scambi più intensi e colpi più spettacolari.  Si assiste ad un maggiore equilibrio ed accade anche ciò che non ti aspetti. Gulbis concede la prima palla break dell’incontro, ridando la speranza ad uno Stepanek incredulo. Il lettone è però troppo concentrato per perdere le staffe, come spesso gli accadeva in passato. Annulla la palla break e si riporta subito in parità di punteggio. Si arriva senza sussulti al settimo gioco, con Stepanek a  regalare una possibilità di break al suo avversario, con una sciagurata discesa sotto rete, ma Gulbis non riesce a sfruttarla e si resta senza break.  Nell’undicesimo finisce il match:  Stepanek regala e Gulbis raccoglie, andando poi a servire per il match e chiudendo al primo match point, con il solito servizio devastante: 7-5 e partita.

Un Gulbis così, mette in allerta chiunque. Anche Federer.

 

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