Atp Miami: non c'è storia per Seppi, Ferrer agli ottavi

TENNIS – Di Diego Barbiani

MIAMI. Si interrompe al terzo turno il cammino di Andreas Seppi al Master1000 di Miami. David Ferrer ha confermato essere un cliente davvero scomodo per lui ed i problemi sono diventati insormontabili. 63 62 il punteggio finale in favore del tennista spagnolo, che agli ottavi affronterà Kei Nishikori.

Sul cemento nord-americano, in cui da sempre il nostro portacolori non ha raggiunto risultati di rilievo, la sfida è apparsa complicarsi fin da subito. Ferrer era reduce da un infortunio alla spalla, ma questo non gli ha impedito di esprimere il suo classico gioco fatto di tanti colpi durante il singolo scambio ad un ritmo che il nostro Seppi non è mai riuscito a tenere. Contro la regolarità di Ferrer serviva il 100% da parte dell’azzurro. Invece nel primo set non c’è stato un solo vincente a fronte di 17 errori gratuiti. La partita, almeno nel primo parziale, è sintetizzata tutta in questo dato.

E’ un peccato, forse poteva fare di più in termini statistici, ma è anche vero che il gioco di Seppi non fa male allo spagnolo. Nei cinque precedenti disputati non c’è mai stato un set in equilibrio e la forbice in favore del n.4 del mondo era sempre molto ampia. Se qualcuno pensava che l’assenza ad Indian Wells e l’infortunio potessero dare una mano all’italiano ha dovuto ricredersi. Peccato, perché qualche buon risultato avrebbe potuto ribaltare un inizio di stagione difficile per Seppi, che lo scorso anno festeggiava l’ingresso tra i primi 20 del mondo ed oggi si ritrova al n.33, appena fuori anche dalle teste di serie per gli Slam.

Nel secondo set il liet motiv non è cambiato. Lo spagnolo è stato straripante, scappando in breve tempo sul 41 e servizio. Neppure un controbreak è riuscito a rimettere in discussione la sfida, perché per quanto Seppi provasse ad essere più spregiudicato Ferrer era sempre pronto a ribattere colpo su colpo. Finisce così l’avventura dell’altoatesino, che in 70 minuti ha concluso la sua avventura a Key Biscane. Ferrer avanza, in attesa di test più probanti, e se non altro rosicchia qualche punto dalla pesante cambiale dello scorso anno, quando giunse all’ultimo atto.

Dalla stessa categoria