Torneo di Montecarlo in chiaro scuro per i nostri tennisti: oddio, fino a qualche anno fa, avremmo fatto caroselli per un italiano in semifinale in un masters 1000.In questa nuova epoca per il tennis nostrano, con un Sinner sempre più avviato alla vetta del ranking, ci siamo abituati fin troppo bene e ci si aspetta una vittoria ogni settimana: Jannik comunque non […]
Di Diego Barbiani.
Nuovo scandalo nel tennis? Forse è presto per dirlo, però l’ITF sta indagando su un tennista spagnolo coinvolto, a quanto pare, in un giro scommesse on-line a proprio favore. Non si conosce ancora il nome, ma secondo il sito spagnolo elconfidential.com l’interessato sarebbe anche già stato avvisato del processo aperto ai suoi danni. In caso in cui si riconosca l’illecito, il giocatore in questione verrà squalificato a vita come accaduto per Daniel Koellerer (allora n.54Atp).
La Federazione Spagnola, saputo dell’inconveniente, ha preferito non prendere parte al processo fino a quando l’ITF non deciderà se il giocatore sotto inchiesta sarà ritenuto colpevole o meno.
Alberto D’Argenzio, rappresentante della Federbet (che controlla il flusso di scommesse), ha dichiarato: «Il tennis è senza dubbio lo sport dove scommettere è più facile. Si gioca uno contro l’altro e manomettere il risultato è molto più semplice rispetto a sport come il calcio o il basket». Questo fenomeno trova l’apice nei tornei minori, come i Challenger o i Futures. Lontano dalle luci, dai soldi, in località desolate e dimenticate dall’uomo. I tennisti che non hanno classifica, o che annaspano dalla 500esima posizione in su, spesso si fanno tentare da una somma pattuita, generalmente più alta di quella che potrebbero guadagnare, ed il gioco è fatto.
Giusto una settimana fa il sito web puntodebreak.com aveva riportato una conversazione tra tre tennisti spagnoli, rimasti anonimi, che discutevano circa i vantaggi che potevano avere aggiustando qualche partita. Discutevano a proposito dei tornei minori, dove la cifra del montepremi alle volte non è neppure sufficiente per colmare le spese di viaggi, alberghi ed iscrizione ai tornei (l’audio è ancora disponibile).
Roberto Bautista Agut ad Ottobre aveva dichiarato a ‘Tennis Topic’ che «scommettere sui Futures non è giusto, ma ormai è inevitabile. E’ facilissimo che avvenga in questi tornei, dove vincere una partita porta nelle tue tasche qualcosa come 50 euro. Ormai durante l’anno è facilissimo che ciò avvenga, secondo me non solo nei Futures ma anche nei tornei dello Slam».