Coppa Davis. Cechi avanti 2-0 su un'Argentina onorevole

PRAGA. È finita come tutti si aspettavano, ma non è stata affatto scontata. L’Argentina sognava di ribaltare il pronostico, vendicarsi dell’inaspettata sconfitta patita nella semifinale dello scorso anno, quando furono i cechi ad imporsi tra le mura di casa argentine, ma il verdetto è stato implacabile, nonostante due incontri equilibrati nelle prime frazioni, ma poi persi alla distanza.

La storia non è fatta per ripetersi sempre e la squadra Ceca non ha voluto concedere nessuna possibilità di rivalsa, vincendo entrambi gli incontri quest’oggi e mettendo una bella ipoteca sulla finale.  In un atmosfera festante, alimentata dal  frastuono assordante dei tifosi cechi che sventolavano bandiere e suonavano trombette, la serie di quest’oggi si è chiusa 2-0 fra Repubblica Ceca contro l’Argentina. Si sono rispettati i pronostici della vigilia, vista anche l’assenza di Del Potro tra gli argentini (escluso) e le difficoltà di una superficie (il cemento indoor) nettamente a favore dei cechi, rispetto agli argentini più terraioli. Il risultato è un dominio netto per i detentori del torneo più antico di ogni disciplina sportiva che esista e con la seria possibilità di poter già chiudere domani la pratica, vincendo il doppio. Per l’Argentina sarà necessario dover vincere domani, se vorrà avere ancora qualche speranza di qualificazione.

 

R. Stepanek b. J.Monaco 7-6(3), 6-3, 6-2

La gioia non era incontenibile e paragonabile a quella dello scorso anno, quando conquistò la coppa nella partita decisiva contro lo spagnolo Almagro, ma le fatiche patite oggi, specie nel primo set, valgono comunque una bella soddisfazione. Era il match di giornata più incerto ma l’esperienza di Radek Stepanek ha avuto la meglio sull’argentino che da sempre si trova in difficoltà su superfici dure e veloci.  Match deciso dall’andamento del primo set incerto e caratterizzato dai molti errori da parte di entrambi i tennisti, dove Stepanek è stato più volte a rischio di perderlo e portato a casa con autorità nel tie break. Nel primo parziale è stato l’argentino quello che ha avuto le occasioni più ghiotte di vincerlo. Nel quarto gioco si è conquistato un break ed è andato avanti 3-1, ma subito lo ha perso nel game successivo. Altra chance di break nell’ottavo gioco e nel decimo ma il ceco resiste e resta in scia all’avversario. La frustrazione di tutte le occasioni sciupate, porta Monaco nell’undicesimo gioco a subire il break  inaspettatamente con uno smash errato, salvo poi controbreakkare il suo avversario,  che ha gettato via la possibilità di chiudere il set commettendo due doppi falli. Si arriva al tiebreak dove però non c’è più storia: Stepanek gioca un tennis favoloso e domina il tiebreak per 7 punti a 3, dopo 1 h.10’. Vincendo il set, Radek si aggiudica anche la partita. Nei successivi parziali Monaco crolla sotto le voleé ed il servizio del suo avversario, oltre a commettere troppi errori negli scambi da fondo che gli costano punti e partita. Nel secondo set Stepanek scappa 3-0, Monaco tenta un recupero disperato, riuscendo ad aggrapparsi sul 3-3 ma poi non riesce più a rimanere in scia al ceco e perde il set: 6-3 in 46 minuti. L’ultimo parziale è una mesta resa dell’argentino che riesce  a tenere il servizio nel primo game, per poi cedere due volte di fila la battuta e finire sotto 5-1.  Conquista ancora un game che prolunga soltanto il match di qualche minuto, prima che Stepanek concluda il match per 6-2, facendo impazzire di gioia il pubblico di Praga dopo 2h.35’.

T.Berdych b. L.Mayer 6-4, 4-6, 6-3, 6-4

Un generoso Mayer combatte e gioca un match sostanzialmente alla pari, specie nei primi due set, ma lo strapotere del ceco ha la meglio sull’esito finale del match, seppure qualche brivido e distrazione di troppo. Nel primo set è inaspettatamente l’argentino a condurre gli scambi da fondo campo e portarsi avanti di un break nel settimo gioco, salvo poi essere subito recuperato subito ed anche sorpassato nel decimo gioco, consegnandolo nelle mani del ceco per 6-4. Sembra poter essere una stangata vista l’enorme chance sprecata, ma Mayer continua a macinare vincenti, mentre Berdych mantiene un atteggiamento passivo, come se aspettasse i regali dal suo diretto avversario. L’andamento di questo secondo set è quasi identico al primo: in vantaggio di un break Mayer, Berdych recupera sul 4-4 ma stavolta non rimane concentrato e perde il servizio malamente e finendo per cedere il parziale per 6-4 all’argentino. Lo sforzo compiuto da Mayer nel recuperare il set di svantaggio, lo penalizza all’avvio del terzo e subisce difatti il break d’apertura che non riuscirà più a recuperare, nonostante una piccola chance avuta nel quinto gioco quando è andato ai vantaggi sul servizio di Berdych. Il ceco ha migliorato le percentuali della prima di servizio e non concede nessuna palla break per tutto il terzo set, vincendo 6-3. Nel quarto set, seppure l’esito sia scontato, Mayer cede subito la battuta (come nel terzo set) ma non si dà per vinto e continua a lottare strenuamente per tentare di raggiungere il pareggio nel set. Rischia di capitolare ma resta aggrappato al match ed ottiene una palla break (la prima dal nono gioco del secondo set) proprio quando Berdych sta servendo per il match. Il ceco però non vuole farsi risucchiare di nuovo nella partita e con il servizio riesce ad annullarla. Il punto della vittoria viene decretato dall’occhio elettronico, che valuta fuori un lungo linea di dritto di Mayer dopo uno scambio dominato dall’argentino: 6-4. Termina così il match, dopo 3h04’di battaglia, che regala alla Rep. Ceca un punto che potrà essere decisivo per la conquista della finale.  

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